I più recenti smartphone di Apple e Samsung dovranno affrontare giovedì prossimo uno stress test sulle tecnologie antifurto implementate dalle due case produttrici. I test sono stati richiesti dal procuratore distrettuale di San Francisco George Gascón e dal procuratore generale di New York Eric Schneiderman, i quali hanno l’obiettivo di capire se quanto fatto da Apple e Samsung possa aiutare a fermare quello che è ormai divenuto un fenomeno dilagante, ovvero i furti negli Stati Uniti.
Gli iPhone e i Samsung Galaxy sono divenuti il principale oggetto dei desideri dei ladri e sempre più furti, negli USA, si verificano proprio nel tentativo di sottrarre uno dei gioiellini tecnologici dei due produttori. Nel caso di iPhone 5, i governi statali e federali degli Stati Uniti si occuperanno di testare le funzionalità di sicurezza antifurto integrate da Apple, compresa la feature Activation Lock di iOS 7. Per quanto riguarda il Samsung Galaxy S4, gli esperti valuteranno invece LoJack per Android, una applicazione che al costo di quasi 30 dollari annuali permette di bloccare da remoto lo smartphone in caso di furto, e di cancellare i dati personali.
Schneiderman e Gascón hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, tramite la quale si apprende come il governo USA stia per «valutare le soluzioni che [i due produttori, ndr] stanno proponendo e vedere se superano le tattiche comunemente utilizzate dai ladri». I ladri hanno infatti, in questi anni, cercato in qualunque modo di aggirare le misure di sicurezza adottate dagli utenti, e in effetti quanto proposto sul mercato mobile non è stato abbastanza per fermare tale fenomeno.
I furti di smartphone sono cresciuti insieme alla dilagante popolarità di tali dispositivi e secondo i due procuratori «è fondamentale la ricerca di soluzioni tecniche in grado di rimuovere il valore economico degli smartphone rubati, così da porre fine all’epidemia nazionale di violenti crimini di strada, comunemente noti come “Apple Picking”». Anche se Apple, Samsung e gli altri produttori si sono impegnati ad adottare soluzioni software volte a bloccare gli smartphone oggetti di furto, ciò non è stato abbastanza: le varie parti dei device possono ad esempio essere smontate e rivendute. Lo schermo dell’iPhone 5 vale ad esempio più di 100 dollari, mentre il modulo della batteria e della fotocamera vengono rivenduti dai ladri a circa 30 dollari al pezzo. Tutto ciò rende prezioso anche un dispositivo non più funzionante.
Per sapere se gli sforzi di Samsung e Apple saranno stati sufficienti per il governo USA, bisognerà attendere esattamente una settimana. I risultati degli stress test sugli antifurto per iPhone 5 e Galaxy S4 verranno infatti comunicati venerdì prossimo.