È stato uno dei dettagli più discussi alla vigilia della presentazione ufficiale dell’iPhone 5 ed è divenuto realtà sul palcoscenico dello Yerba Buena Center: trattasi dello standard nano-SIM, voluto fortemente da Apple e presente a bordo della nuova edizione dello smartphone di Cupertino. Una scelta, quella della mela morsicata, che costringerà inevitabilmente gli utenti ad acquistare nuove SIM per utilizzare il dispositivo.
Le attuali micro-SIM utilizzate dall’iPhone 4 e 4S, infatti, non risultano essere in alcun modo compatibili con il nuovo standard e se in passato è bastato tagliare una scheda SIM tradizionale per ottenerne una compatibile con il Melafonino, altrettanto non potrà accadere con la versione 5. Il motivo, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe legato allo spessore delle Nano-SIM, pari a 0,67 mm ed inferiore rispetto al passato del 15%: anche riducendone la superficie, dunque, sarà impossibile inserirle nell’apposito alloggiamento.
Sebbene alcuni operatori abbiano confermato l’assenza di costi aggiuntivi per l’acquisto della Nano-SIM qualora si sottoscriva un abbonamento, poi, altrettanto non sembrerebbe esser valido per altri carrier, i quali in alcuni casi sarebbero intenzionati ad addebitare un costo di 10 dollari ai clienti. Qualora si acquisti l’iPhone 5 senza contratto, invece, sarà in ogni caso necessario acquistare una nuova scheda SIM compatibile con esso, con la necessità di affrontare tale ulteriore spesa da aggiungersi al prezzo previsto per lo smartphone.
Nel frattempo, quasi tutti gli operatori che hanno annunciato la presenza dell’iPhone 5 nel proprio listino hanno confermato un’ampia disponibilità di Nano-SIM fin dal primo giorno di vendita. Da oggi sarà infatti possibile prenotare il nuovo prodotto della casa californiana sul relativo sito ufficiale, con l’immissione sul mercato prevista per il 21 settembre. In Italia, invece, sarà necessario attendere fino al 28 settembre.
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