Il prossimo iPhone potrebbe essere più compatto rispetto all’attuale, con dimensioni e spessore sensibilmente più contenuti. È questa l’ipotesi lanciata dal CEO di Orange Stephane Richard durante un’intervista.
Le considerazione del dirigente del gruppo francese si basano sul fatto che Apple, in collaborazione con alcuni dei principali provider mondiali, sta sperimentando l’utilizzo di una SIM più piccola di quelle comunemente utilizzate.
Secondo Richard, quindi, l’impiego di una SIM di queste dimensioni potrebbe essere la conseguenza di un “rimpicciolimento” generale dell’iPhone 5, anche se la deduzione, apparentemente frutto di una certa logica, non sembra trovare d’accordo proprio tutti.
In Rete, infatti, sono in tanti coloro che hanno ipotizzato come la SIM compatta possa essere destinata non tanto al futuro iPhone che dovrebbe arrivare a settembre, quanto al possibile, e finora mai confermato da Apple, “iPhone nano“, cioè quel prodotto conosciuto con il nome in codice N97 a cui la casa di Cupertino starebbe lavorando per offrire un’alternativa più economica, semplice e pratica al suo smartphone “standard”.
A dare sostegno a questa tesi potrebbero essere anche le parole dello stesso numero uno di Orange, che ha chiaramente parlato di un dispositivo più piccolo e significativamente più leggero dell’iPhone attuale: caratteristiche che sembrano corrispondere esattamente alle indiscrezioni sul presunto “iPhone nano” circolate nei mesi scorsi.