I futuri iPhone 5G, gli smartphone che Apple starebbe progettando per una presentazione autunnale, potrebbero giungere sul mercato con un lancio programmato. La società di Cupertino starebbe pensando di approfittare di una lunga finestra di tempo, da settembre a gennaio 2021, per rendere disponibili i propri device: è quanto sostiene Mehdi Hosseini, analista di Susquehanna. La ragione è molto semplice: le tecnologie 5G richiedono non solo l’adattamento a diverse frequenze, ma anche specifiche variabili a seconda della nazione in cui vengono utilizzate.
Secondo quanto riferito dall’esperto, in contrasto con le precedenti previsioni di Ming-Chi Kuo, Apple separerà i modelli di iPhone “sub-6GHz” da quelli “mmWave”. I primi saranno disponibili dal mese di settembre, in tutte le nazioni in cui il gruppo di Cupertino opera, mentre i secondo potrebbero apparire sul mercato tra il dicembre del 2020 e il gennaio del 2021.
Gli iPhone compatibili con le frequenze millimetriche, e capaci contemporaneamente di operare sulle più classiche sub-6GHz, non saranno però offerti ovunque. Apple conta di distribuirli negli Stati Uniti, in Canada, in Giappone, in Corea e nel Regno Unito, dove la progettazione di queste reti è già in fase avanzata.
Le differenze fra i due standard sono importanti, sebbene solo da un punto di vista teorico. Le frequenze millimetriche permettono di raggiungere velocità di picco di 1 Gbps, mentre le sub-6GHz raggiungono performance inferiori, sebbene sensibilmente più elevate rispetto all’attuale 4G LTE. Nella realtà dei fatti, così come mostrano i primi test condotti negli Stati Uniti, per raggiungere un picco di 1 Gbps è necessario essere decisamente vicini alle stazioni BTS, preferibilmente in assenza di molti utenti contemporaneamente collegati. Si tratta di una questione relativa alla prima fase di lancio dei network 5G: le performance dovrebbero progressivamente stabilizzarsi nel corso dei prossimi anni.