Gli iPhone 5G, gli smartphone che Apple potrebbe presentare nel mese di settembre, non vedranno in dotazione una porta USB-C. A quanto pare, la società di Cupertino vorrebbe far nuovamente ricorso alla più classica entrata Lightning, per passare a USB-C soltanto nel 2021.
L’indiscrezione proviene da Blayne Curtis, Thomas O’Malley e Baylie Harrie, analisti per Barclays. Sulla base di alcune informazioni raccolte dai distretti produttivi partner di Apple, gli esperti prevedono l’inserimento in iPhone 5G di una versione rivista delle componenti TrueDepth, una scelta che potrebbe andare soprattutto ad appannaggio del fornitore Lite-On Semiconductor.
I nuovi smartphone – probabilmente in tre versioni schermo, da 5.4, 6.1 e 6.7 pollici – vedranno inoltre quantitativi di RAM compresi tra 4 e 6 GB, così come già emerso nella giornata di ieri. L’informazione inedita, tuttavia, è quella relativa alle modalità di connessione via cavo del device. A differenza di quanto previsto da altri analisti, Apple non sarebbe pronta a promuovere i nuovi modelli a USB-C, così come già avvenuto per la linea iPad Pro. L’azienda vorrebbe nuovamente puntare su Lightning, il suo connettore proprietario, rimandando il passaggio al più diffuso USB-C al 2021.
Non sono ben chiare la ragioni di questa scelta, considerando come l’utenza iPhone richieda già da tempo al gruppo di sposare USB-C anche per i suoi smartphone, dopo il passaggio sui già citati iPad Pro e sulla linea dei MacBook Pro. L’implementazione di USB-C potrebbe infatti liberare nuove funzioni, così come già avvenuto su iPadOS, e permettere agli utenti non solo di scegliere caricatori di loro preferenza, ma anche di utilizzare le più svariate periferiche. È anche vero, però, che la società di Apple Park ultimamente sta dimostrando poco interesse verso le risorse via cava, spostando invece l’attenzione sugli standard wireless, sia per la ricarica dei dispositivi che per il trasferimento dei dati.