Apple sta per lanciare il nuovo iPhone 5S e stringe l’occhiolino agli utenti proponendo nuovi colori, tra cui l’oro. La cura nella ricerca di nuove tonalità non ha però risolto uno dei problemi più gravi del predecessore iPhone 5, ovvero la facilità con cui la scocca è soggetta a graffi anche profondi. Gli esperti di Jailbreak Nation hanno voluto sottoporre un case champagne di iPhone 5S a un severo scratch test e il risultato, senza troppe sorprese, è davvero impietoso.
Gli acquirenti di iPhone 5 ne sono già a conoscenza, in particolare i possessori di un device di colore nero: sottoposto alla normale usura, lo smartphone si graffia facilmente, tanto che lo strato anodizzato si sfalda mostrando l’alluminio grezzo sottostante. Il processo di lavorazione del metallo non è cambiato in iPhone 5S, così come mostrato nel video realizzato da Jailbreak Nation. La scocca è stata prima sottoposta all’azione di una monetina – un’eventualità decisamente frequente fra i consumatori, soprattutto quando lo smartphone viene custodito in tasche e borsette – e poi di un coltello, quest’ultimo per simulare traumi più complessi per il melafonino.
La moneta ha effetti ridotti, ma comunque visibili, sulla durabilità della scocca: l’area posta sotto stress si scurisce, segno di come lo strato anodizzato sia stato intaccato. Il coltello, come lecito attendersi, solca invece la scocca come una vera e propria incisione. Di conseguenza, anche per iPhone 5S gli utenti dovranno rassegnarsi a utilizzare pellicole e cover di ogni forma e dimensione, pena il deterioramento fulmineo di uno smartphone da quasi 800 euro. Un vero e proprio peccato, perché l’utilizzo di case protettivi nasconde e peggiora la gradevole e unica estetica del device di Cupertino.
In attesa che iPhone 5S arrivi nelle mani dei consumatori, non resta di scoprire in che condizione questi terminali usciranno dalle fabbriche cinesi. Lo scorso anno, la prima tornata di consegne ha svelato un gran numero di melafonini rigati ancora prima che gli utenti potessero utilizzarli, tanto da sollevare le più fitte proteste sul Web e costringere Apple a sostituzioni in corsa. Chissà che a settembre non si ripeta la stessa eventualità.