Mancano poco meno di 5 ore al tanto atteso evento Apple per la presentazione di iPhone 6, ma questa vicinanza non impedisce alle testate asiatiche di continuare a pubblicare rumor sul device. L’ultima in ordine di tempo è inerente alla memoria RAM in dotazione: solo 1 GB, come già avviene su iPhone 5S.
L’indiscrezione è stata pubblicata da quelle fonti asiatiche che, proprio qualche giorno fa, hanno mostrato il video di un iPhone 6 perfettamente attivato e funzionante. I possessori hanno voluto sottoporre il device, nella sua versione da 4,7 pollici, a un test con Geekbench 3 per scoprirne le caratteristiche. Le sorprese non sono mancate: il processore è un A8 dual core da 1.40 GHz, mentre la RAM è solo di 1 GB, come il predecessore iPhone 5S. Non è dato sapere perché Apple sia stata parsimoniosa in fatto di memoria ad accesso volatile, ma i possessori assicurano come il melafonino sia comunque molto veloce e reattivo in abbinato a iOS 8.
Il dispositivo ottiene un punteggio di 1.633 per i test a core singolo, mentre di 2.920 in dual core: il miglioramento rispetto a iPhone 5S è sensibile, ma non straordinario, considerato come lo smartphone attualmente in vendita si attesti rispettivamente sui 1.305 e i 2.347 punti.
Contestualmente, le fonti hanno rilasciato anche un primo scatto effettuato con la fotocamera del dispositivo, con un CMOS probabilmente da 13 megapixel prodotto da Sony e dotato di elevata sensibilità alla luce. L’immagine è confrontata con la stessa scena ripresa con un iPhone 5S e un LG G3: il nuovo melafonino appare molto più fedele nella riproduzione di scenari a bassa illuminazione, così come si può notare dalle nuvole di questo panorama urbano, sbiadite o del tutto assenti nei modelli scelti per il confronto.
Vale la pena di aggiungere, infine, come queste caratteristiche siano tipiche di iPhone 6 da 4,7 pollici, mentre benchmark relativi alla versione da 5,5 pollici non sono ancora disponibili. È probabile che lo smartphone di più grandi dimensioni possa pregiarsi di una RAM maggiore, anche per rispondere alle necessità di CPU e GPU per il rendering di immagini dalla risoluzione più alta.