Mancano pochi giorni all’evento del 9 settembre, quando Apple presenterà al mondo i tanto chiacchierati iPhone 6. L’attesa è quest’anno talmente sentita che qualcuno ha ben pensato di mettersi già in fila di fronte all’Apple Store 5th Avenue di New York. Una scelta fin troppo affrettata, considerato come i nuovi melafonini difficilmente verranno messi in vendita nel giorno della loro presentazione?
Non è di certo un segreto: ogni anno, in prossimità del lancio di un nuovo melafonino, molti appassionati si mettono in fila di fronte ai negozi targati mela morsicata, armati di sedie, tende e tutto l’occorrente per un campeggio improvvisato. La pratica è sempre più oggetto di critiche accese, e non solo fra i detrattori di Apple, poiché considerata folle e inopportuna. Prima di oggi, però, nessuno aveva optato per questi pernottamenti all’aperto con tanto anticipo: i nuovi iPhone 6, se le indiscrezioni delle ultime ore dovessero trovare conferma, non arriveranno nelle mani dei consumatori prima del settembre inoltrato.
Ogni anno si sprecano fiumi di parole sui cosiddetti campeggiatori di Apple Store, sia positivamente che negativamente, a volte anche con trattazioni socio-psicologiche che lasciano il tempo che trovano. Fra i sostenitori della fila, coloro che considerano il gesto tutto sommato innocuo, nonché divertente per la possibilità di condividere del tempo con gli appassionati e vivere un’esperienza di vita insolita. Fra i detrattori, chi si dice convinto la pratica non sia soltanto la dimostrazione di un attaccamento all’azienda quasi patologico, ma anche una manifestazione di cattivo gusto in un periodo di ristrettezze economiche. Quello del 2014, però, è un caso singolare e tutt’altro che scevro da interessi monetari.
Grazie ai giornalisti a stelle e strisce, la decina di persone assiepata davanti al cubo di vetro della 5th Avenue non rappresenterebbe comuni appassionati. Dalle interviste è emerso come si tratti di “campeggiatori professionisti”, scelti per promuovere un prodotto o un’iniziativa virale pur di approfittare della rilevanza mediatica che potranno ottenere con gesti così plateali. Tra rappresentanti di società dedite alla compravendita di vecchi smartphone e promoter di siti Internet e applicazioni, chi già ora si trova seduto sembra proprio abbia un secondo fine. Non è la possibilità di acquistare per primi un iPhone 6 a spingerli, bensì l’occasione di pubblicizzare – praticamente a costo zero – dispositivi e servizi. Il semplice fatto esista la figura del “professional camper”, però, rende forse il tutto ancora più grottesco. Fra i tanti, anche chi vuole semplicemente il suo nome impresso sul Guinness dei Primati: il record del 2013 è di 18 giorni, gli sfidanti del 2014 puntano di arrivare fino a 20.