Per l’annuncio dell’evento del 9 settembre, Apple ha scelto una strategia comunicativa semplice e minimale: il logo bianco della mela morsicata, con la data e la scritta “avremmo voluto dire di più”. Gli esperti dell’universo della mela morsicata non hanno rilevato in questa grafica, al contrario delle occasioni precedenti, grandi indizi sui piani dell’azienda. Eppure i social network si sono già sbizzarriti, elaborando le più fantasiose interpretazioni. Alcune delle quali, come lecito attendersi dall’oceano della Rete, al limite del grottesco.
È evidente: per molti il fatto che Apple non abbia nascosto nessun segnale nell’invito per iPhone 6, e forse anche per iWatch, è qualcosa di inconcepibile. Vi dovrà pur essere una verità rivelata tra le gradazioni di grigio della grafica e quindi via libera a interpretazioni creative, ma anche a vere e proprie teorie del complotto.
Di seguito i segreti rivelati più gettonati: diversi credibili, alcuni fin troppo azzardati e altri costruiti ad hoc dalla redazione di CNet per deridere simpaticamente la follia che in queste ore ha invaso la condivisione sociale.
- Meridiana: il primo indizio sulla presenza di iWatch deriva dall’ombra che la foglia della mela morsicata crea sul resto del logo. Proprio come una meridiana che, colpita dal sole, indica l’ora esatta, così sarà anche per l’orologio intelligente di Cupertino;
- Numeri: capovolgendo l’invito, la data del 9 settembre (9.9), si trasforma in “6.6”. La prova più che certa, secondo i social, dell’arrivo di iPhone 6. Ma anche un omaggio al demonio – sebbene manchi la terza cifra – almeno stando i navigatori più impressionabili;
- Matematica: con un calcolo del tutto creativo, è supportato da nessuna evidente logica, la data dell’evento svelerebbe una simbologia addirittura mistica. Con 9+9-2+14, infatti, si ottiene un 30: gli anni dal lancio del primo Macintosh, proprio al Flint Center for the Performing Arts di Cupertino;
- Say more: quel “dire di più” incluso nella didascalia dell’invito, potrebbe sottendere l’inaugurazione di nuove funzioni per Siri, un assistente vocale forse dal vocabolario fin troppo allargato;
- S(ay) M-ORE: “Say More”, ovvero Secondi-Minuti-ORE. Vero, ultimamente Apple ha dimostrato di apprezzare molto l’Italia trasferendo il controllo di qualità in quel di Bergamo, ma perché mai avrebbe dovuto nascondere una parola italiana – “ore” – all’interno di un flyer statunitense?
- Volatili: sempre capovolgendo l’immagine, in molti hanno scovato la silhouette di un uccellino – in stile Twitter, giusto come riferimento – nello spazio vuoto tra la mela e la sua foglia. Cosa significhi questa intuizione non è dato sapere, ma la redazione di CNet non ha ironicamente alcun dubbio: iPhone 6 sarà portato sul palco da un piccione viaggiatore;
- Campeggio: inclinando la grafica di 90 gradi in senso orario, la foglia e la sua ombra sembrano tratteggiare – facendo però leva su una fervida capacità immaginativa – una tenda da campeggio. iPhone 6 e iWatch gli strumenti perfetti per alpinisti e boy scout?
Tra satira e misteri, il vero significato della strategia comunicativa di Apple sembra essere soltanto uno: Cupertino non ha voluto disseminare indizi di alcuna sorta, sia per non alimentare troppo le aspettative di critica e utenza che per non rovinare la sorpresa su iPhone 6, uno smartphone di cui ormai si conosce già praticamente tutto.