Nel primo weekend di vendita, le previsioni della vigilia sembrano essere confermate: i consumatori preferirebbero iPhone 6 a iPhone 6 Plus. Che l’iPhone 6 avrebbe superato l’omologo “Plus” era cosa prevedibile, tuttavia la nota di interesse sta nell’enorme distacco ipotetico fra i due modelli: è quanto svela un’indagine condotta da MixPanel, seppur ancora molto preliminare. Ma quanto deriva davvero dai gusti dei consumatori e quanto, invece, da dati forse prematuri?
La prima tornata di vendite per la nuova generazione di iPhone 6, inaugurata in alcune nazioni selezionate, è stata per Apple un vero successo: non solo i melafonini hanno segnato un record nei preordini, ma si sono anche formate delle vere e proprie code chilometriche. Nell’attesa che la Mela fornisca i primi dati ufficiali (i quali molto difficilmente riguarderanno però il dettaglio di vendita delle due versioni), la società d’analisi MixPanel – specializzata in applicazioni e presenza online – ha fornito dei grafici aggiornati ogni ora sulle attività provenienti dai due smartphone.
Facendo riferimento al 19 settembre, data di vendita iniziale, in pochissime ore dall’arrivo nelle mani dei consumatori iPhone 6 da 4,7 pollici è passato dallo 0% di attività online allo 2,46%. La versione Plus, invece, è cresciuta solamente dello 0,30%. Naturalmente, le due percentuali si sono accresciute con il passare delle ore – più smartphone, come ovvio, sono stati consegnati ai clienti – ma il gap fra i due modelli è pressoché costante. È tuttavia sufficiente questa analisi per stabilire che iPhone 6 sia più gradito di iPhone 6 Plus?
Sono molti i fattori da prendere in considerazione. Innanzitutto, la ricerca si basa sulla presenza online e non sulle rilevazioni di vendita ufficiali: anche se molto improbabile, potrebbero esservi degli utenti che non hanno ancora abilitato l’accesso alla Rete sui dispositivi o che – si pensi al caso di un regalo a terzi – non hanno ancora attivato lo smartphone. Inoltre, gli esemplari di iPhone 6 Plus disponibili al lancio sono stati di molte unità ridotte rispetto alla controparte da 4,7 pollici, tanto da esaurirsi rapidamente in preordine. Non a caso, in molti dei negozi a marchio mela del grande terminale non vi è stata proprio traccia.
Sebbene sia lecito ritenere – così come gli analisti han già ribadito nelle scorse settimane – come il modello base possa contare su un appeal maggiore sia per il prezzo che per la diagonale a schermo, la quota del 5,5 pollici è destinata a crescere notevolmente nelle prossime settimane. Le ragioni? Un’allineamento della produzione e la consegna di tutti quei device oggi in fase di attesa su Apple Store, nonché la disponibilità fisica fra i rivenditori. E chissà che l’arrivo in quasi tutto il mondo – il 26 settembre partirà la seconda tornata – non contribuisca a sua volta ad assestare le analisi.