Arrivano le prime analisi sui dati di vendita dei nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus, per capire come i due modelli si siano distribuiti sul mercato. Sebbene Apple fornisca unicamente delle stime congiunte dei due smartphone, un’interessante ricerca è stata condotta da Consumer Intelligence Research Partner. Ed emerge, senza troppe sorprese, come il modello da 4,7 pollici superi il compagno da 5,5 con un rapporto di 3 a 1.
Stando ai dati raccolti, nei primi 30 giorni di disponibilità iPhone 6 ha totalizzato il 68% di tutte le vendite, mentre iPhone 6 Plus il 24%. I rimanenti punti percentuali sono invece ad appannaggio dei dispositivi presentati lo scorso anno, ovvero iPhone 5C e iPhone 5S.
Il primo dato evidente è l’elevato gradimento fra i consumatori che, rispetto agli scorsi anni, hanno deciso di scommettere sui nuovi modelli di Cupertino. Nel 2013, infatti, iPhone 5C e iPhone 5S hanno totalizzato l’84% di tutte le vendite, le versioni del 2014 hanno invece già conquistato il 91%.
Si procede, poi, con la distribuzione sul mercato. Sebbene di fatto iPhone 6 superi iPhone 6 Plus con una proporzione 3 a 1, quel 24% è davvero importante e inaspettato. Un dato che forse nemmeno la stessa Apple si sarebbe attesa, considerato anche i ritardi accumulati dalla versione da 5,5 pollici per disponibilità di magazzino ridotte.
Dall’analisi, è emersa infine come la capacità di storage media del mercato dei melafonini sia di 48 GB, significa quindi che sempre più utenti stiano optando per i 64 GB, data anche l’assenza di un modello da 32. Buone sarebbero anche le performance dei 128 GB, anche se mancherebbero delle cifre definitive sulla loro effettiva distribuzione. Non sono state invece indagate le motivazioni che hanno spinto i consumatori all’acquisto: tuttavia, così come appurato da precedenti ricerche, il nuovo form factor più grande e l’estetica arrotondata sarebbero i due fattori più trainanti sul mercato. Già battuti ogni record, gli iPhone 6 si avvicinano ora al banco di prova delle vacanze natalizie, quando le vendite potrebbero ulteriormente progredire.