Non sono solo le caratteristiche hardware a determinare la qualità di uno smartphone, molto dipende anche dall’ottimizzazione del software. È quel che conferma un nuovo test pubblicato online nelle ultime ore, pronto a dimostrare come iPhone 6S, seppur dotato di un hardware meno generoso rispetto al rivale, sia ben più veloce del nuovo Samsung Galaxy Note 7 nella gestione delle applicazioni.
Il singolare test è stato condotto da PhoneBuff, per poi essere diffuso tramite la piattaforma YouTube. L’esperimento nasce per confrontare la velocità di reazione di iPhone 6S e del Samsung Galaxy Note 7 nella gestione delle applicazioni, ovvero nella loro apertura rapida, nell’esecuzione di qualche task complesso e nello sfruttare la memoria del device, anche in background. È stato quindi creato un ciclo cronometrato d’apertura e uso di alcune applicazioni, per ricreare le medesime operazione sui due smartphone.
Le caratteristiche hardware tra il flagship targato mela morsicata e il nuovo nato in casa Samsung sono davvero differenti. Il primo vede infatti in dotazione un processore dual-core della famiglia A9, abbinato a 2 GB di RAM, mentre il Note 7 si pregia di un processore quad-core Snapdragon 820, abbinato a 4 GB di RAM. Sebbene sulla carta le proprietà di quest’ultimo modello siano largamente più potenti rispetto all’avversario di Cupertino, è però iPhone 6S a conquistare la prima posizione in ogni test, confermandosi come lo smartphone più veloce. Merito, questo, probabilmente dell’ottimizzazione tra hardware e software offerta da Cupertino.
Nell’eseguire il ciclo mostrato nel filmato, iPhone 6S ha gestito 14 applicazioni, alcune anche di rendering video, in un minuto e 21 secondi. Per eseguire lo stesso task, invece, il rivale di Samsung ha richiesto due minuti e 4 secondi, richiedendo quindi 43 secondi in più nonostante l’hardware più generoso.
È naturalmente doveroso sottolineare come i due device si avvalgano di sistemi operativi differenti, ovvero Android 6.0.1 e iOS 9.3.4, e proprio la differente natura può essere all’origine di un simile divario. Mentre Apple sviluppa sistemi operativi propri, e perfettamente modellati in base alle caratteristiche hardware dei dispositivi di sua ideazione, Android è un sistema operativo sviluppato da Google, poi adattato dai vari produttori mondiali ai loro device. Il livello di ottimizzazione, di conseguenza, risente giocoforza di questa condizione.