Apple avvia un piano di riparazione gratuita per alcuni modelli di iPhone 7 e iPhone 7 Plus, distribuiti in vari Paesi del mondo. È quanto comunica la stessa società di Cupertino, in un aggiornamento apparso sul sito ufficiale, poi confermato dalla redazione di TechCrunch. Al momento, la problematica non sembra coinvolgere gli smartphone acquistati sul mercato italiano, tuttavia è comunque consigliato effettuare un controllo, soprattutto se il proprio dispositivo fosse usato, comprato all’estero oppure da privati online.
La questione è nota da vari mesi: alcuni utenti, possessori di un iPhone 7 o un iPhone 7 Plus, hanno sperimentato l’impossibilità di collegarsi alle reti cellulari, senza apparente risoluzione se non il riavvio ripetuto del dispositivo. La problematica coinvolgerebbe un numero davvero esiguo di esemplari: questi ultimi, anziché mostrare il livello di segnale per il proprio operatore, riportano semplicemente la scritta “Nessun servizio”.
Secondo quanto reso noto da TechCrunch, Apple ha avviato un piano di riparazione gratuita: la soluzione non è infatti semplice, poiché di natura hardware anziché software. Pare sia infatti necessario rimuovere l’intera scheda logica del device, per riportarlo alla piena funzionalità.
Così come già accennato, il malfunzionamento coinvolgerebbe al momento solo gli iPhone 7 e iPhone 7 Plus distribuiti in alcuni Paesi del mondo, tra cui Stati Uniti, Giappone, Hong Kong e Macao. In ogni caso, è possibile verificare l’eventuale coinvolgimento del proprio device tramite l’inserimento del numero seriale sul sito ufficiale Apple. Sempre come già riportato, al momento non sembrano però esserne affetti gli esemplari ufficialmente distribuiti sul mercato italiano.
È doveroso specificare, considerato come molti utenti abbiano sollevato il dubbio sui social network, come il piano di riparazione in questione non abbia nulla a che fare con la sostituzione a prezzo agevolato delle batterie di iPhone 6 e successivi, problematica quest’ultima invece inerente alla scarsa performance dell’approvvigionamento energetico e alla riduzione dei picchi di carico per la CPU.