Intorno all’SDK per iPhone, a ciò che consente e alle dichiarazioni di Shantanu Narayen, CEO di Adobe, riguardo l’arrivo imminente del supporto a Flash per il telefono-lettore mp3 di Apple, si sta creando un certo rumore dovuto ad una situazione decisamente poco chiara.
Occorre innanzitutto sottolineare che è un momento complesso per le strategie Apple: l’annuncio della possibilità per il futuro di pagare un tot mensile e scaricare a piacimento da iTunes sta facendo prefigurare scenari apocalittici e facendo infuriare capitani d’industria che urlano all’antitrust. A tutto ciò si aggiunge che quanto dichiarato da Narayen non era esatto e la società deve rettificare le affermazioni del suo comandante.
In sostanza Flash arriverà sull’iPhone e la Adobe ne è lieta, ma tutto ciò non nei prossimi giorni. Da un’occhiata più approfondita all’SDK è venuto fuori che, per sviluppare una versione di Flash per il telefono Apple, i tecnici Adobe hanno necessariamente bisogno di collaborare con la società di Cupertino. Del resto Jobs l’aveva detto tempo fa ai suoi investitori che la versione attuale di Flash non sarebbe andata bene: occorre ricostruire da zero la tecnologia prendendo in esame le differenze di ambiente di sviluppo che esistono tra un computer e un iPhone, dotato di un sistema che è stato definito quasi-mobile. Ad ogni modo bisogna anche rimarcare che su altri device portatili (compresi quelli con sistema Windows Mobile) la versione leggera del software, Flash Lite, non si sta comportando male.
Qui si inserisce Pandora. Infatti il sito di condivisione musicale basato sul Music Genome Project sarebbe una delle mete predilette in assoluto per chi ha un iPhone se la versione di Flash fosse buona a sufficienza. Molti utenti discutono e chiedono a gran voce supporto per Pandora, molti vorrebbero anche un’applicazione apposita. Rimane opinione di molti il fatto che Apple avrebbe ritardato l’adozione di Flash per iPhone fino a che non avesse ideato una contromossa che consentisse ad iTunes di non perdere utenti a favore di del sito “concorrente”.
La notizia del nuovo sistema di abbonamento e il rumor secondo il quale l’SDK non permetterebbe lo sviluppo di applicazioni di terze parti che si possano avvantaggiare della libreria di iTunes (o che comunque non possano fare musica) arriva ora a rafforzare quest’ultima ipotesi: il ritardo potrebbe non essere del tutto casuale.