In America si è lanciato l’allarme. In Italia vi ha indagato Guariniello. In Francia sono giunte accuse circostanziate. Olanda, Svezia e Regno Unito stanno avviando approfondimenti similari. Apple, ora, sembra però avere un motivo valido per le ripetute segnalazioni di problemi su iPhone, problemi giunti fino al surriscaldamento o all’esplosione dell’apparecchio. La colpa, però, non sarebbe riconducibile dell’azienda, ma bensì all’operato dell’utente.
«In tutti i casi il vetro si è rotto in conseguenza di una forza esterna che è stata applicata sull’iPhone», parola di Alan Hely, portavoce Apple Europe: «non ci sono incidenti confermati per il surriscaldamento delle batterie dell’iPhone 3GS ed il numero delle segnalazioni su cui stiamo investigando sono i cifra singola». La domanda che Guariniello ha posto ad Enzo Biagini, amministratore delegato Apple Italia, trova dunque risposta direttamente dalla casa madre: gli incidenti verificatisi non sarebbero attribuibili a responsabilità dei progettisti di Cupertino, ma ad un uso molesto del telefono da parte dell’utenza.
Apple, trovatasi circondata dalle accuse, è stata costretta a cedere e ad affrontare il problema pubblicamente. Sebbene venga scaricata ogni responsabilità sui clienti, l’azienda ha ora ammesso l’esistenza di molti casi di incidente senza più nascondere il caso sotto un improbabile silenzio che aveva generato alcune perplessità dopo un precedente articolo del Times (da un servizio KyroTv) dal quale il caso ha preso forma.
E mentre Apple si appresta a fornire la propria versione dei fatti, una nuova esplosione sarebbe stata registrata in Belgio. L’iPhone di un ragazzo di nome Salvatore sarebbe “imploso” senza generare grossi danni, ma aggiungendo un nuovo tassello all’impianto accusatorio anti-Apple. Cupertino non avrebbe ancora fornito spiegazioni sull’accaduto in attesa di maggiori approfondimenti sul device.