Sono tempi duri per Apple e il suo iPhone, almeno in borsa: la concorrenza Android si è fatta più agguerrita e la società non sembra aver ammaliato a sufficienza gli investitori con la quinta generazione del melafonino. Secondo un recente studio Barclays, però, per rimanere sulla cresta dell’onda il device non dovrà essere messo a confronto tanto con le controparti Android, bensì con il mondo della fotografia digitale.
La teoria alla base della ricerca della società d’analisi è molto semplice: più un telefono sostituisce gruppi di device già esistenti, maggiori saranno le chance d’acquisto da parte degli utenti. Storicamente il melafonino, e in particolare le ultime versioni iPhone 4S e iPhone 5, ha sempre assolto egregiamente a questa funzione: è un telefono, un lettore di file musicali, una stazione video da taschino, una console di gaming portatile e molto altro ancora. Ma il prodotto touchscreen targato Mela ancora latita nella conquista di un settore di largo consumo, quello della fotografia digitale.
Tutti hanno un telefono in tasca, in molti portano con sé uno smartphone. Ma sono pochissimi i consumatori che hanno sostituito la compatta di sempre, o una ben più professionale reflex, per le fotografie delle vacanze, una gita fuori porta o un evento speciale della loro vita. La motivazione è molto semplice: per quanto belli, gli scatti ritratti con uno smartphone non posso ancora eguagliare una macchina fotografica a tutti gli effetti. Le ragioni sono ovvie: la dimensione del sensore e delle lenti sono ovviamente inferiori e non si dispone di tutte quelle comodità, tra cui uno zoom ottico, di cui sono dotate anche le macchine a buon mercato. Eppure sarebbero in molti i consumatori pronti a riporre nel cassetto la loro macchina fotografica, se solo iPhone 5 la eguagliasse.
Da qualche anno la Mela ha preso in seria considerazione la fotografia di iOS, dopo un periodo di ottiche non sempre performanti, si pensi agli iPhone 3G e agli iPhone 3GS. Da iPhone 4 in poi, Apple ha deciso di puntare non tanto ai megapixel totali – un valore che, di per sé, è tutt’altro che predittivo della bontà di una fotocamera – quanto alla sapiente gestione delle lenti. Il culmine è arrivato con iPhone 5 e le sue 8 lenti, tra cui una in cristallo di zaffiro, per una qualità delle immagini che nulla ha da invidiare alle soluzioni professionali e ben più nitida di proposte a megapixel raddoppiati della concorrenza. Peccato, però, il sistema soffra dell’annoso problema del purple fringing, quell’alone viola che rovina gli scatti più belli in presenza di luce diretta troppo intensa.
Apple, tuttavia, potrebbe aver imboccato il giusto percorso, anche nei riguardi della concorrenza. I produttori rivali, in particolare quelli orientali, rincorrono l’aumento dei megapixel senza troppo preoccuparsi della bontà delle ottiche, con dei risultati discutibili a livello di immagine. La Mela, invece, pare essersi inserita sul settore delle compatte entry level, anche se ancora lontana dal dominarlo: gli utenti dotati di un iPhone 4S spaziano quotidianamente dai 4.000 ai 5.200 su Flickr, mentre quelli di iPhone 5 sono circa 2.300. A puro scopo di confronto, i fotografi da Samsung Galaxy SII ed SIII sono circa 676 e 620. In definitiva, la vera sfida per il futuro non è la telefonia e nemmeno il Web inteso come navigazione o applicazioni. Le vera sfida è la fotografia digitale.