Il forum di supporto Apple non lascia spazio a dubbi: sono troppe le lamentele relative alla scarsa durata della batteria del telefono di Cupertino. Il gruppo ha pertanto dovuto prendere la situazione di petto, affrontando le lamentele e cercando la collaborazione dell’utenza per capire ove si insinui il problema dell’eccessivo dispendio derivante in modo particolare dalla versione 3.0 del software.
Il forum conta ormai centinaia di post evidenzianti medesimo problema: l’iPhone, anche in assenza di usi particolari, vede la batteria svuotarsi a poco a poco e terminare il proprio ciclo di carica in tempi molto minori rispetto a quanto atteso in funzione delle promesse Apple. Quel che emerge è un’alta attività del meccanismo anche in assenza di input, anche in stato di stand-by, il che implica un qualche problema software che costringe le batterie ad un dispendio inutile e prolungato. Per giungere ad una diagnosi puntuale Apple si è affidata a due sistemi complementari e paralleli.
In primis è stato inviato ad un campione di utenti un piccolo questionario per indagare sulle abitudini d’uso: un comune denominatore potrebbe infatti mettere in luce la situazione che genera il problema. Inoltre è stato richiesto ai medesimi utenti di installare un piccolo software di analisi del telefono (Battery Life Logging): il software produce un log continuo delle attività, così che il telefono possa essere analizzato sul campo in seguito ad un uso effettivo al di fuori dei laboratori. Apple ripone molta fiducia soprattutto in questo strumento di analisi: una diagnosi specifica permetterebbe di identificare il problema rapidamente, consentendo in linea teorica un altrettanto rapido update correttivo.
Aggiunge ZDNet, colpendo al cuore l’immagine del telefono più “cool” del momento: «La durata delle batterie non è l’unico problema che attanaglia gli utenti. Altri lamentano blocchi casuali (noti come “coma mode”)». Chiedere aiuto agli utenti significa, da parte di Apple, una presa di coscienza pubblica e trasparente del problema. La mossa implica però ora un intervento risolutore sollecito, così da poter placare le ire di quanti si trovano in mano un dispositivo tanto potente quanto fragile.