Non si può dire che quello appena trascorso non sia stato un anno d’oro per l’azienda di Cupertino. In particolare sul fronte degli iPhone, dove la società ha conquistato record trimestre dopo trimestre grazie alla linea degli iPhone 6. Gli schermi più generosi, da 4,7 e 5,5 pollici, hanno infatti conquistato il pubblico decretandone il successo. Tanto da farne crescere il market share: secondo i dati di Strategy Analytics, infatti, vi sarebbe un sensibile aumento della quota di mercato dedicata agli smartphone targati mela morsicata.
Con una crescita delle vendite annuali pari al 37%, un dato che si attesta sui 47 milioni di dispositivi in più, dal 2014 al 2015 Apple ha sensibilmente aumentato il suo market share sul fronte degli smartphone. La percentuale di quota di mercato, infatti, è passata dall’8,2 al 10,9% su base annuale, un risultato più che promettente per il gruppo di Cupertino. Un successo che appare ancora maggiore, se si considera come globalmente, ovvero fra tutti i produttori, il settore degli smartphone sia cresciuto solamente del 2%. E il merito, a quanto sembra, è tutto di iPhone 6.
La prima posizione continua a essere detenuta da Samsung, sebbene l’azienda sudcoreana abbia subito una riduzione del suo market share dal 22,3% al 20,5%, forse a discapito proprio di iPhone. Degna di nota è la performance di Huawei, con una crescita di oltre il 50% e la distribuzione di 30,6 milioni di esemplari, quel tanto che basta per superare Microsoft in classifica.
Come già accennato, il successo in controtendenza della mela morsicata deriva dalle novità introdotte con la linea degli iPhone 6, in particolare con la crescita degli schermi. Da tempo gli utenti attendevano dei display più generosi, un trend lanciato dall’universo Android, e i nuovi smartphone non hanno deluso le aspettative con due proposte da 4,7 e 5,5 pollici ciascuno. Il tutto, in un design comunque molto leggero e decisamente sottile, tanto da far innamorare molti consumatori. E anche diversi switcher dal mondo Android, così come sembra capire dai dati fiscali del Q3 rilasciati qualche giorno fa.