Nonostante nel 2013 il market share globale di iPhone si sia ridotto data la concorrenza Android, gli Stati Uniti sembrano essere in controtendenza. Il robottino verde è sempre il sistema operativo mobile più diffuso, ma lo smartphone più popolare è il melafonino. E non è tutto perché, nonostante le recensioni caute e le critiche alla versione di plastica, iPhone 5S e iPhone 5C hanno dato una spinta che forse nemmeno Cupertino si sarebbe potuta immaginare.
Le proiezioni sull’ultimo quarto fiscale del 2013 – il primo del 2014 secondo la suddivisione Apple – lasciano ben sperare la mela. Secondo NPD, i melafonini – guidati da iPhone 5S e iPhone 5C – hanno conquistato ben il 42% dell’intero mercato a stelle e strisce. Un successo incredibile se si considera come l’inseguitore Samsung detenga il 26%, mentre tutti gli altri concorrenti – Motorola, LG, Blackberry e via dicendo – stentino a raggiungere e superare la soglia massima del 10%. Samsung e Cupertino insieme conquistano ben il 68% di tutte le vendite e per Apple si tratta di un balzo di ben 22 punti percentuali rispetto a quanto raggiunto nello stesso periodo di riferimento dell’anno precedente.
Il fatto che l’universo dei telefoni intelligenti fosse polarizzato fra due marchi non è di certo qualcosa che sorprende. Tuttavia nel corso del 2013, con il crescente potere di Android e dispositivi particolarmente interessanti lanciati anche da altri soggetti – si pensi allo smartphone flessibile di LG – si sperava in una più omogenea distribuzione del mercato USA. Invece sono sempre Apple e Samsung a giocare in prima linea, gli altri marchi stanno a guardare. Sarebbe anche interessante analizzare la situazione oltre i confini degli States perché, sebbene gli USA siano solitamente predittivi delle tendenze mondiali, in termini di device portatili appaiono invece atipici. Apple tiene infatti in patria, ma così pare non essere altrove.
Contestualmente al successo di Cupertino, aumenta anche il tasso di penetrazione degli smartphone nella società statunitense: rispetto al 2012, vi è un incremento di ben il 52% nella loro diffusione. E cresce anche il consumo medio di banda, con un 6,6 GB per singolo utente. Fra i servizi più avidi di download – e anche più gettonati – si annoverano i portali di streaming musicale.