La questione degli iPhone rallentati, in presenza di una batteria non più completamente performante, torna a occupare la cronaca tecnologica italiana. Apple ha infatti pubblicato, sul suo sito ufficiale, la nota dell’AGCM relativa al caso: lo scorso anno, infatti, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva comminato al gruppo di Cupertino un’importante multa, per la mancata comunicazione agli utenti dei cambiamenti introdotti con iOS 10.2.1.
La questione è ormai ampiamente nota: con l’introduzione di iOS 10, Apple ha introdotto un sistema per limitare i picchi di carico della CPU, in presenza di una batteria non più pienamente performante. Una scelta presa per evitare che i device potessero spegnersi improvvisamente, tuttavia a quanto pare non correttamente comunicata ai consumatori. Il caso è emerso quando alcuni utilizzatori statunitensi si sono accorti, nel cambiare batterie a iPhone 6 e iPhone 6S, del ritorno a prestazioni elevate. Apple ha poi introdotto la possibilità di abilitare o disattivare questo sistema con iOS 11.3.
Secondo l’AGCM, l’operazione condotta da Apple non avrebbe comportato una chiara comunicazione ai clienti, comminando al gruppo una multa da 10 milioni di euro. Nel frattempo, Apple ha provveduto ad assistere gli utenti coinvolti proponendo, per oltre un anno, un piano di sostituzione a prezzo agevolato delle batterie, conclusosi lo scorso 31 dicembre. Ancora, è stato rilasciato sul mercato iOS 12, capace di donare velocità anche ai device meno recenti – come iPhone 5S – grazie a un nuovo e più efficiente sistema di gestione della CPU. Contestualmente, Samsung è stata multata di 5 milioni per questioni simili. Apple ha ora pubblicato il testo della nota AGCM sul proprio sito ufficiale:
AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO – COMUNICAZIONI A TUTELA DEL CONSUMATORE. Le società Apple Inc, Apple Distribution International, Apple Italia S.r.l. e Apple Retail Italia S.r.l. hanno indotto i consumatori in possesso di iPhone 6/6 plus/6s/6 splus alla installazione del sistema operativo iOS 10 e successivi aggiornamenti, senza fornire adeguate informazioni circa l’impatto di tale scelta sulle prestazioni degli smartphone e senza offrire (se non in misura limitata o tardiva) alcun mezzo di ripristino dell’originaria funzionalità degli apparecchi in caso di sperimentata diminuzione delle prestazioni a seguito dell’aggiornamento (quali il downgrading o la sostituzione della batteria a costi ragionevoli). Tale pratica è stata valutata scorretta, ai sensi degli artt. 20, 21, 22 e 24 del D.Lgs. n. 206/2005 (Codice del Consumo) dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L’Autorità ha disposto la pubblicazione della presente dichiarazione rettificativa ai sensi dell’articolo 27, comma 8, del Codice del Consumo (provvedimento adottato nell’adunanza del 25 settembre 2018 e disponibile sul sito www.agcm.it).