Il nuovo iPad ha di certo spinto Apple verso i risultati finanziari che tutti oggi conosciamo, con un successo in borsa senza precedenti e la leadership nel settore tablet, ma il prodotto di punta per la società di Cupertino rimane iPhone. Tornato nei negozi nell’autunno scorso con il modello iPhone 4S, lo smartphone della mela morsicata continua a giocare un ruolo di primaria importanza per il business della mela morsicata, come evidenziato dall’approfondita analisi pubblicata sulle pagine di GigaOM.
La conferenza Apple riguardante i risultati finanziari ottenuti nel secondo trimestre fiscale 2012, ovvero nel periodo compreso tra gennaio e marzo, è fissata proprio per la giornata di oggi. In attesa di scoprire quanto emergerà dalle dichiarazioni dei vertici societari, ecco una previsione rilasciata proprio dalla mela morsicata all’inizio dell’anno.
Guardando avanti al secondo trimestre dell’anno fiscale 2012, distribuito su tredici settimane, ci aspettiamo ricavi per 32,5 miliardi di dollari, con guadagni pari a circa 8,50 dollari per ogni azione.
Stime ritenute troppo basse da Wall Street, che si aspetta ricavi totali per 36,64 miliardi di dollari e 9,99 dollari per azione. Questa differenza potrebbe essere coperta dalle entrate relative al nuovo iPad lanciato il mese scorso. Nel 2011 Apple aveva venduto 4,69 milioni di tablet nei primi tre mesi, mentre quest’anno è arrivata a circa tre milioni di unità solo nel primo weekend di commercializzazione. Numeri che, come prevedibile, hanno spinto verso l’alto il valore della società in borsa.
Tutto questo non deve però far passare in secondo piano l’importanza di iPhone nell’economia complessiva della mela morsicata. Basti pensare all’estate scorsa, quando Apple ritardò l’annuncio del nuovo modello, andando così incontro a previsioni degli analisti relative a un’imminente scivolone del titolo sul mercato azionario. Alla fine del 2011 il volume di iPhone 4S venduti era pari a 37 milioni, una cifra sufficiente a far incrementare il valore delle azioni di Cupertino del 44,7% in soli due mesi.