Nonostante la diffusione del coronavirus 2019-nCoV, ed eventuali ritardi nella produzione dei dispositivi Apple, iPhone SE 2 potrebbe essere comunque presentato nel primo semestre dell’anno. È quanto rende noto Ming-Chi Kuo, analista solitamente molto affidabile sul conto della mela morsicata.
Così come accennato nelle scorse settimane, la diffusione del coronavirus in Cina potrebbe aver costretto Apple a rivedere i propri lanci per iPhone SE 2, un device da alcuni chiamato anche semplicemente iPhone 9. Un posticipo che, in caso dovesse trovare conferma, non dovrebbe però richiedere più di qualche settimana, permettendo così al gruppo californiano di rimanere all’intero del primo semestre del 2020 per la presentazione.
Secondo Kuo, grazie anche all’approvvigionamento di componenti esterne alla Cina, Apple potrebbe non incontrare grossi intoppi nella produzione del nuovo smartphone. Tuttavia, l’analista sostiene che il device non incorporerà una fotocamera con lenti 7P, ovvero a 7 elementi. Non è dato sapere se si tratti di un cambio in corsa per accelerare la produzione o, più semplicemente, di una scelta legata al contenimento dei costi: in ogni caso, il futuro iPhone 9 dovrebbe prevedere una fotocamera a 6 lenti. Nulla di particolarmente sorprendente, considerando come iPhone 8 – il device da cui iPhone SE 2 erediterà la configurazione – veda in dotazione proprio questa tipologia di ottica.
Rimane invece confermato il processore A13, lo stesso attualmente montato nella linea degli iPhone 11 e degli iPhone 11 Pro, così come l’abbinamento ad almeno 3 GB di RAM. Kuo ha parlato di una possibile presentazione a marzo, forse alla fine del mese: in questa occasione il gruppo di Apple Park potrebbe lanciare anche i nuovi iPad Pro, a dispetto di previsioni di altri analisti che avevano invece parlato di una presentazione nel mese di settembre.