Apple ha lanciato oggi un programma per la sostituzione gratuita degli adattatori per la ricarica di iPhone: alcuni modelli europei, infatti, potrebbero porre dei rischi per la sicurezza dell’utente. A essere coinvolti sono gli accessori compresi nelle confezioni, o acquistati separatamente, distribuiti dall’ottobre del 2009 al settembre del 2012.
Sebbene Apple non abbia specificato nel dettaglio quali siano i rischi effettivi derivanti dall’utilizzo di questi caricatori difettosi, sembrerebbe che le possibilità di cadere in spiacevoli conseguenze siano limitate. L’azienda ha comunque deciso di provvedere alla sostituzione gratuita per tutti gli utenti che ne facciano richiesta, purché siano presenti alcuni prerequisiti.
Innanzitutto, il programma coinvolge unicamente i caricatori per iPhone e non quelli per iPad, differenti fra loro anche esteticamente: i primi sono sottili e sviluppati in verticale, i secondi hanno invece una tipica forma a cubo, con l’estremità estraibile per poter agganciare prese di nazionalità diverse. Specificato questo, è necessario controllare il proprio accessorio solo se ricade nella finestra temporale già specificata o sia associato a iPhone 3GS, iPhone 4 o iPhone 4S.
Per identificare correttamente il device, è sufficiente leggere le informazioni riportate sulla base dello stesso, in prossimità della presa. Per poter partecipare al programma, l’accessorio deve riportare la dicitura “Model A1300” e un marchio CE in grigio, tutti gli altri prodotti – ad esempio “Model A1400” con CE chiaro – non pongono alcun problema di sicurezza. Vagliate queste informazioni, è sufficiente collegarsi all’apposita pagina Apple per apprendere le modalità di sostituzione: il processo sarà gestito su appuntamento in un Apple Store o da un rivenditore Apple autorizzato. In caso non si abitasse in una zona servita dalla mela morsicata, si può contattare il supporto dell’azienda per organizzare un inoltro postale. In ogni caso, è necessario portare con sé il melafonino, perché in fase di sostituzione verrà presa nota del numero di serie.
Oltre all’Italia, questa tornata di richiami coinvolge Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, India, Indonesia, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Sudafrica, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Vietnam. I paesi qui non segnalati, in particolare gli Stati Uniti e gran parte dell’Asia, non sono invece affetti da malfunzionamenti.