Piper Jaffray, per mano dell’analista Gene Munster, ha sviluppato una interessante indagine circa quelli che potrebbero essere gli sviluppi di mercato dell’iPhone. L’analisi citata da eWeek fotografa lo stato dei fatti (dal punto di vista di un gruppo sempre molto attento ai fatti di Cupertino) ed il posizionamento del dispositivo nell’attuale situazione anche e soprattutto in relazione al rapporto di partnership siglato da Apple con Cingular.
Munster sviluppa i seguenti punti:
- il dispositivo sarà sul mercato solo dopo l’approvazione della Federal Communications Commission, dunque circa a Giugno;
- Cingular offrirà gli iPhone con abbonamenti speciali e scontati, assicurandosi così parte delle vendite (le altre saranno ad appannaggio degli Apple Store);
- i prezzi dovrebbero rimanere relativamente stabili attorno alle cifre indicate (499 dollari per la versione da 4Gb e 599 dollari per la versione da 8Gb): smentiti dunque i rumor relativi ad un possibile calo del prezzo, mentre sono confermati gli ampi margini che intascherà la casa produttrice (50% per Reuters, 30% per Piper Jaffray);
- l’arrivo in Europa ed Asia costringerà Apple a nuovi accordi con altri carrier, il che potrebbe cambiare le carte in tavola anche negli States;
- a livello aziendale il passaggio all’iPhone sarà un caso più unico che raro: il costo maggiorato rispetto ai tradizionali BlackBerry non è compensato da maggiori utilità, dunque la traslazione dovrebbe essere minimale;
- Cingular ha 58 milioni di abbonati; il 10% ha un cellulare da più di 300 dollari; 14 milioni di utenti Cingular ha un iPod ed il 60% di essi potrebbe potenzialmente essere interessato al telefono con la mela.
Secondo l’analista Piper Jaffray, insomma, l’iPhone verrà venduto in 10 milioni di unità durante il primo anno. Ballmer proprio nelle ultime ore aveva snobbato il telefono Apple smontando con una ironica risata le aspettative ispirate dal dispositivo.