Bisognerà attendere il 2020 per vedere l’introduzione delle fotocamere time-of-flight sugli iPhone di Apple. È quanto riferisce Ming-Chi Kuo, uno degli analisti più affidabili sul conto della mela morsicata, in una recente nota consegnata agli sviluppatori. Almeno due dei tre modelli di smartphone attesi per il prossimo anno vedranno in dotazione questa utile ottica, adatta per la scansione 3D degli ambienti.
Secondo quanto riferito dall’analista, la terza fotocamera di iPhone XI – la generazione di smartphone attesa per settembre – non sarà rappresentata da un’ottica time-of-flight. Per approfittare di questa tecnologia sui device Apple bisognerà infatti attendere il 2020: due dei tre smartphone in arrivo, probabilmente la coppia di flagship, la vedrà in dotazione.
Il sistema time-of-flight, già impiegato da alcuni produttori Android, permette di effettuare delle scansioni 3D degli ambienti, avvalendosi di strumenti come il laser oppure come gli infrarossi. La tecnologia, oltre alla comoda creazione di mappe 3D, migliora sensibilmente l’esperienza d’uso con la realtà aumentata, un fronte su cui Apple sta investendo molto grazie al suo framework di successo, ARKit.
Secondo Kuo, potrebbero essere 45 i milioni unità ToF prodotte nel corso del 2020, ipotizzando inoltre come la gara sarà probabilmente tra Apple e Huawei su questo mercato. Nel frattempo, emergono indiscrezioni anche sul rinnovamento delle fotocamere frontali TrueDepth, per il funzionamento di Face ID, che potrebbero risultare di dimensioni maggiormente ridotte per ridurre – oppure addirittura eliminare – il top notch.
Così come già anticipato, Apple potrebbe introdurre il sistema time-of-flight sui modelli più costosi della sua linea – quelli che sostituiranno, quindi, iPhone XI. Il terzo modello, invece, dovrebbe essere promosso a una tripla fotocamera, ma senza la possibilità di scansione tridimensionale degli ambienti.