È cominciata questa mattina la fase di preordine per i nuovi iPhone XS e iPhone XS Max, gli smartphone high-end che la società di Cupertino ha presentato al pubblico durante l’evento di mercoledì. L’Italia è compresa tra le nazioni della prima tornata di distribuzione, di conseguenza sarà possibile ordinare oggi i device per riceverli comodamente dal 21 settembre. Per iPhone XR, il nuovo smartphone colorato del gruppo, bisognerà invece attendere il mese di ottobre.
Come già ampiamente noto, i nuovi iPhone XS rappresentano i successori del fortunato iPhone X, lo smartphone edge-to-edge presentato lo scorso anno dalla società di Apple Park. Da questo modello i due device ereditano l’estetica, con l’aggiunta di un’opzione oro per la scocca, mentre si differenziano per alcune innovazioni a livello hardware. Sempre dotati di schermo OLED, ribattezzato Super Retina, gli smartphone si caratterizzato soprattutto per un processore A12 Bionic, quest’ultimo realizzato con un processo a 7 nanometri e in grado di garantire, oltre a una velocità maggiore di elaborazione, anche una maggiore autonomia della batteria. iPhone XS, l’edizione da 5.8 pollici, supera il suo predecessore di 30 minuti al giorno, mentre iPhone XS Max recupera addirittura 1.5 ore, grazie alla batteria più grande accomodata sotto al display da 5.8 pollici.
Approfittare della fase di preordine è molto semplice: è sufficiente collegarsi al sito ufficiale Apple e seguire la procedura guidata per scegliere il modello di propria preferenza, optando anche per il colore della scocca e la capacità di storage. I listini così si compongono:
- iPhone XS: 1.189, 1.359 e 1.589 euro, rispettivamente per le versioni da 64, 256 e 512 GB;
- iPhone XS Max: 1.289, 1.459 e 1.689 euro, rispettivamente per le versioni da 64, 256 e 512 GB.
Al momento la disponibilità pare essere ancora abbastanza elevata, considerando come i tempi di consegna stimati siano tra il 21 e il 24 settembre, in concomitanza con l’arrivo dei modelli nei negozi. A seconda della richiesta, però, le tempistiche potrebbero dilungarsi. In merito ai prezzi, più elevati rispetto a quelli statunitensi, vale la pena ricordare come in Italia venga aggiunta l’IVA e altri oneri obbligatori per legge.