Gli acquirenti di iPhone XS e iPhone XS Max sembrano preferire le versioni dal più alto storage, quelle più costose dai listini Apple. È quanto rivelano gli analisti di Citi Research, nel sottolineare come l’edizione da 512 GB dei nuovi smartphone sia la più richiesta dai primi utenti. Per questa ragione, la società d’analisi ha deciso di innalzare il prezzo target delle azioni di Cupertino, puntando su un ultimo trimestre del 2018 votato agli alti guadagni.
Come già noto, i nuovi iPhone XS e iPhone XS Max vengono offerti con configurazioni di storage fino a 512 GB, una configurazione smartphone introdotta quest’anno da Apple per la prima volta. E i consumatori sembrano aver premiato questa scelta, nonostante comporti la fascia di prezzo più alta da listino, forse perché attratti dalla possibilità di salvare sul device una mole molto generosa di dati.
Così ha spiegato Jim Suva, analista di Citi Research, in una nota agli investitori:
Aumentiamo le nostre stime finanziarie su Apple principalmente per il più elevato ASP [Average Selling Prince] e i più forti margini di guadagno, considerando come i consumatori stiano preferendo le configurazioni di Apple dalla maggiore memoria, queste ultime dai prezzi più elevati. […] Le nostre verifiche confermano una domanda solida per iPhone XS e iPhone XS Max e, fatto più importante, come i clienti stiano optando per le configurazioni di storage più generose.
Queste rilevazioni, tuttavia, sembrano essere abbastanza diverse da quelle rese note poco tempo da da Ming-Chi Kuo, analista molto affidabile sul fronte della mela morsicata. Secondo l’esperto, infatti, il modello più popolare di iPhone XS potrebbe essere quello intermedio, con storage da 256 GB. Non resta quindi che attendere eventuali conferme da Apple, anche se il gruppo solitamente rende pubblici unicamente dati aggregati sulla sua linea iPhone, senza entrare nel dettaglio delle unità vendute per ogni singolo modello.