Nell’imponente campagna di marketing che ha circondato l’iPhone, a poche ore dal suo esordio sul mercato rimane una sola macchia: il nome a dominio. iPhone.com, infatti, risulta registrato da anni, molto prima che Steve Jobs ideasse il prodotto e che il telefono Apple promettesse la nuova rivoluzione.
Per Apple i problemi con il nome sono iniziati già quando Cisco ne rivendicò la titolarità per poi accordarsi con la casa di Cupertino e convenire su una soluzione amichevole che portasse vantaggi ad entrambe le parti. Difficile, se non impossibile, mettere invece le mani su un nome a dominio che è stato regolarmente registrato con ampio anticipo e che anche dopo l’annuncio dell’iPhone non ha dimostrato di voler trarre lucro particolare dalla circostanza.
Questo, almeno, fino a poco tempo fa. Ora, infatti, iPhone.com è diventato un elemento in qualche modo concorrente all’iPhone stesso in quanto riporta in homepage tutta una serie di telefonini di fascia alta con tanto di link per procedere ad un eventuale acquisto.
LG Prada, Motorola Q, Blackberry 8830, Nokia N95: sono questi alcuni dei nomi elencati nella pagina della cosiddetta “Internet Phone Company”. Ovviamente non è dato a sapersi se la pagina sarà destinata ad ospitare anche l’imminente iPhone, ma se così fosse il tutto potrebbe avvenire solo dopo le 18 di questo venerdì 29. Difficilmente il tutto potrà accadere in quanto il circuito di distribuzione dell’iPhone è totalmente differente rispetto alla pratica normale degli altri produttori: appare quantomeno improbabile, quindi, che Apple conceda una funzione di reseller ad un gruppo avente in possesso un dominio tanto strategico.
Anick Jesdanun dell’Associated Press segnala come ad oggi vi siano almeno 4000 domini .com registrati e contenenti il termine “iPhone” al proprio interno (altri 4000 giungeranno entro la fine dell’anno): 450 di questi sarebbero stati registrati l’11 gennaio ed altri 375 il 12 Gennaio, i giorni successivi al momento in cui Jobs formulò ufficialmente l’annuncio. Molti sono stati presumibilmente registrati sull’onda dei rumor dei mesi precedenti, molti altri seguiranno invece solo ora l’evolversi del fenomeno. Sul totale, però, la gran parte ha semplici fini speculativi con paginate intere di pubblicità senza contenuto o offerta alcuna.
Va ricordato dunque come il riferimento ufficiale dell’iPhone sia ospitato sul sito Apple ed ogni altro sito vada dunque consultato con le dovute precauzioni: l’iPhone sarrà in vendita solo negli Stati Uniti e nella fattispecie negli Apple Store, negli AT&T Store e (presto) anche «online» (ma ancora non è dato a sapersi come, dove, quando).
Update
«[…] se digitate ora nel vostro browser l’indirizzo iphone.com, noterete che si tratta di un redirect al sito ufficiale apple.com/iphone/ […] Apple aveva registrato iPhone.org, mentre iPhone.com era stato registrato da un certo Mike Kovatch […] Viste le recenti evoluzioni, è verosimile pensare che Apple sia riuscita ad accaparrarsi la gestione del nome iPhone.com tra ieri e oggi, dopo averla negoziata con mister Kovatch» Dario Bonacina).