Sarà forse colpa dell’effetto privazione, sarà altrettanto merito della rincorsa all’oggetto da collezionare, ma la richiesta di iPod Classic non è mai stata così elevata come in questo Natale. Proprio quando Apple decide di interromperne la produzione, il consumatore si accorge di non poterne vivere senza. E così si sviluppa un mercato parallelo rispetto a quello ufficiale targato mela morsicata, dove i prezzi possono quadruplicare forti dell’alta domanda.
A svelare le incredibili cifre ci pensa il Guardian che, incuriosito dal vago disinteresse che ormai aleggia in quel di Cupertino nei confronti degli iPod, ha tentato di verificarne la domanda nel periodo più complesso di tutti, ovvero quello delle festività di fine anno. E i risultati sono stupefacenti: migliaia di persone stanno disperatamente cercando un iPod Classic da mettere sotto l’albero e, fatto non da poco, sono disposte a pagare qualsiasi cifra pur di realizzare questo sogno.
iPod Classic è un riproduttore musicale ormai vetusto, soprattutto se comparato agli iDevice tuttofare, tra connettività WiFi e centinaia di migliaia di applicazioni. Eppure con i suoi 160 GB di spazio, pari a circa 40.000 canzoni, il dispositivo continua a solleticare le voglie degli appassionati di musica, facendone lievitare il prezzo. Sui siti di eCommerce più famosi, un esemplare mai scartato può raggiungere cifre tra gli 845 e i 1.000 euro. Ben di più dei 250 euro circa dell’ex listino Apple. E non va meglio sull’usato: 400-600 euro, anche per i modelli non propriamente conservati in condizioni eccelse. Naturalmente, in una simile follia del consumatore medio vi è chi ne approfitta: sempre sui portali di eCommerce è facile notare come esista chi acquista iPod Classic in massa, per poi rivenderli a prezzi da capogiro.
Nonostante le proteste degli utenti, Apple ha spiegato come il riproduttore musicale abbia fatto il suo tempo, tanto che per l’azienda è ormai difficile trovare tutte le componenti interne dai fornitori. Non ultimo, la fruizione musicale si sposta oggi su altri canali, come lo streaming. È stato qualche mese fa Tony Fadell, il padre proprio di iPod, a ricordarlo: la morte del device sarebbe arrivata dal cielo. E così è stato, più precisamente dalla nuvola:
Era inevitabile qualcosa lo rimpiazzasse. Già nel 2003 e nel 2004 abbiamo cominciato a chiederci cosa avrebbe ucciso iPod. E già allora, in quel di Apple, sapevamo sarebbe stato lo streaming. Lo chiamavamo il “jukebox celestiale nel cielo”. E oggi lo conosciamo come musica sulla nuvola.
Nel frattempo, massima allerta per chi dovesse trovare un iPod Classic nella calza di Babbo Natale: potrebbe valere quanto uno stipendio.