Apple, Microsoft e numerose altre società hanno violato un brevetto ralizzando i touchpad per i loro riproduttori multimediali. Non ha dubbi in proposito Tsera LLC, una piccola società che ha da poco citato in giudizio numerosi produttori di terminali per la riproduzione di audio e video accusandoli di aver violato uno dei suoi brevetti. Oltre ad Apple e Microsoft, nella causa legale vengono citate una ventina di società tra le quali spiccano LG, Bang & Olufsen, Philips, iRiver e TrekStor.
Secondo i rappresentanti legali di Tsera, le 20 società chiamate in causa avrebbero violato – a partire dal 2003 – un brevetto depositato dalla piccola azienda nel quale viene descritto il principio di funzionamento di un sistema in grado di: «riconoscere differenti tipologie di movimenti su un touchpad senza dover fornire feedback di tipo visivo o richiedere all’utente di osservare il riproduttore per capire che cosa stia accadendo». Una descrizione generica di una soluziona tecnologica che, con diverse sfumature, viene ormai utilizzata dalla maggior parte dei produttori per semplificare l’interazione con i riproduttori multimediali da parte degli utenti.
La “click wheel” degli iPod e il “click pad” degli Zune utilizzano un sistema analogo a quello descritto nel brevetto per consentire all’utente di scorrere l’elenco dei brani a disposizione o regolare il volume per l’ascolto. Altri dispositivi, simili ai riproduttori prodotti da Apple e Microsoft, utilizzano soluzioni simili a quelle descritte da Tsera e proprio per questo motivo sono stati compresi nella causa legale da poco intentata.
Stando alle prime informazioni, Tsera sarebbe comunque principalmente interessata ad Apple e ai suoi iPod ormai ampiamente diffusi su scala globale. La piccola società accusa Cupertino di aver continuato a produrre in maniera “sfrenata” gli iPod Classic e Nano nonostante già nel settembre del 2004 fosse stata sollevata la questione legata alla violazione del brevetto. Per questo motivo, Tsera sarebbe intenzionata a chiedere un maggior risarcimento danni ad Apple rispetto alle altre società coinvolte nell’azione legale.
Oltre ai danni, la piccola società mira alla possibilità di ricevere ulteriore denaro derivante dal pagamento delle royalty per l’utilizzo del suo brevetto. Spetterà ora ai magistrati decidere se ammettere o meno il caso presentato da Tsera avviando un processo vero e proprio con giuria.