iPod continua a dominare il settore dei riproduttori multimediali, nonostante non riceva aggiornamenti da più di un anno. L’intera linea targata mela morsicata batte qualsiasi rivale, in un mercato che si fa di giorno in giorno più piccolo a causa della popolarità di smartphone e tablet. È quanto sostiene un’analisi di Benjamin Arnold di NPD.
Stando a quanto rilevato dall’analista alla testata Appleinsider, Cupertino detiene attualmente il 72% del market share dedicato ai riproduttori musicali e multimediali standalone, un settore che negli ultimi mesi si è ridotto del 33% data la crescita dei dispositivi iOS e Android. Una riduzione che non è andata tuttavia a detrimento della mela morsicata, bensì di altri produttori più o meno noti.
Steve Jobs l’aveva predetto nel 2009, nel rispondere alle critiche su iPhone e la possibile cannibalizzazione dell’universo iPod: «Se non ci cannibalizziamo da soli, saranno altri a farlo». E così evidentemente è stato: i melafonini hanno distolto l’attenzione dai riproduttori musicali di Cupertino, ai tempi il core business dell’azienda, tanto che il loro aggiornamento si è fatto sempre più sporadico. Eppure gli iPod non sono morti, anzi: a livello di vendite sembrano essere più vivi che mai.
Le ragioni che porterebbero alla longevità di questi dispositivi, nonostante i device iOS assicurino più funzioni, sono diverse. Escludendo iPod Touch, da annoverare invece nella schiera di iOS, il primo elemento che balza all’occhio è il prezzo. Mentre per un iPhone si arriva a spendere anche 800 euro, con un centinaio di euro si possono mettere la mani su un accattivante iPod Nano, colorato ed estremamente funzionale. O, in alternativa, su un super-economico iPod Shuffle. La seconda motivazione, invece, fa esplicito riferimento alla leggerezza e alla portabilità di tali terminali: essendo notevolmente più leggeri rispetto al più sottile fra gli iPhone, sono la soluzione di preferenza per gli sportivi. È più facile, infatti, che un corridore scelga di appendere il proprio iPod Shuffle alla casacca anziché tenere un ingombrante melafonino o un iPod Touch nella tasca.
Non è però tutto: secondo l’analista, infatti, vi sarà presto un ritorno a iPod Classic, un riproduttore di cui non si sente parlare ormai da tempo. La ragione? Sempre più ascoltatori si stanno convertendo ai formati di alta qualità per la riproduzione musicale – dall’Apple Lossless al wave – e 160 GB di spazio faranno sicuramente comodo.