iPod Nano fa scintille in Giappone

Un iPod Nano ha improvvisamente emesso numerose scintille mentre era in fase di ricarica. Il pericoloso incidente è avvenuto in Giappone, ma non ha causato vittime. Il governo giapponese sta già indagando sull'accaduto, pur se evento unico e isolato
iPod Nano fa scintille in Giappone
Un iPod Nano ha improvvisamente emesso numerose scintille mentre era in fase di ricarica. Il pericoloso incidente è avvenuto in Giappone, ma non ha causato vittime. Il governo giapponese sta già indagando sull'accaduto, pur se evento unico e isolato

Durante un normale ciclo di ricarica, un iPod Nano è improvvisamente andato in cortocircuito, emettendo numerose e pericolose scintille. Il fenomeno si è verificato in Giappone, nella popolosa prefettura di Kanagawa a sud ovest di Tokio. L’inaspettato, e pericoloso, inconveniente non ha fortunatamente causato né feriti né tanto meno vittime, ma solo un grande spavento.

Stando alle prime ricostruzioni, l’incidente si sarebbe verificato nel mese di gennaio, ma Apple avrebbe comunicato il fatto al Ministero dell’economia e del commercio giapponese solo qualche giorno fa. Fonti non ufficiali interne al dicastero hanno confermato questa versione, fornendo ulteriori dettagli sul dispositivo incriminato. Il ministero starebbe dunque indagando sulla batteria agli ioni di litio del modello MA099J/A appartenente alla serie iPod Nano. La decisione di avviare una vera e propria indagine non ha incontrato i favori di Apple Giappone, che ha comunque preferito non rilasciare ancora alcuna dichiarazione in merito.

Il ministero ha invitato la sede giapponese di Apple a scoprire quali possano essere state le cause dell’incidente, per poi riferire i risultati della ricerca all’istituzione. Al momento, infatti, è noto unicamente il paese di produzione dell’iPod Nano, la Cina, ma non il luogo di provenienza della batteria agli ioni di litio. Secondo il ministero giapponese, i riproduttori multimediali di Apple appartenenti alla medesima serie dell’iPod difettoso distribuiti in Giappone sarebbero circa 425.000. Un numero molto alto di dispositivi, che non desta però particolari preoccupazioni: al momento l’incidente di Kanagawa resta un caso unico e completamente isolato.

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