«È piccolo. Parla. Ed è colorato». Degli iPod è il meno ambizioso. Il più piccolo, il fratello minore in una famiglia che ha vissuto sotto i riflettori. L’iPod Shuffle, però, non ha forse saputo raccogliere l’eredità che il brand trasmetteva: giunto tardi rispetto agli iPod più capaci, si è inserito nella parabola ascendente del player di Cupertino e la sua immagine è stata offuscata dal ben più rivoluzionario iPod Touch. Una somma bocciatura, però, va ora a gravare sull’immagine del piccolo player: è quella di “Which?“, magazine che accompagna le attività dell’omonimo gruppo a tutela dei consumatori.
Una critica a tutto campo, da parte di un influente riferimento del Regno Unito: difficoltà di utilizzo, mancanza del modulo per la ricezione delle stazioni radio FM, mancanza di un microfono, limitazione ad una riproduzione casuale dei brani, scarsa qualità degli auricolari, ridotta capacità della batteria (fino a 4 volte in meno rispetto a prodotti omologhi sul mercato). Curioso come Which non abbia voluto tener conto delle scelte Apple, esplicitamente ridotte per dar vita ad un prodotto di senso compiuto che potesse concentrare le funzioni basilari in una unità minima di spazio: i limiti sono stati elencati uno ad uno, la votazione è stata ridotta ai minimi termini e lo Shuffle ne è uscito con una sonora bocciatura.
A far eco a Which si allinea anche Katherine Hannaford del T3 Magazine«Quando si acquista un dispositivo della gamma iPod lo si fa principalmente per il suo stile, altrimenti sarebbe facile trovare alternative più economiche e di migliore qualità. Il problema principale da me riscontrato con lo shuffle riguarda proprio le cuffie. La resa audio non è buona e non è possibile utilizzarne altre che non siano prodotte da Apple. Ciò significa che per godere appieno della musica si dovrebbe mettere di nuovo mano al portafogli per una spesa ben superiore a quella del lettore stesso».
iPod Shuffle
Critiche tardive. L’iPod ha tutto sommato esaurito la propria carica rivoluzionaria, soprattutto nella parte bassa dell’offerta Apple. Ora il traino è quello dei Touch (+100% nell’ultimo anno) o nell’iPhone, oltre a tutte le nuove formule che la musica sta assumendo online. La critica del “Which?” va perciò vista in questo nuovo contesto, in funzione del prezzo e delle funzioni. A suo tempo anche lo Shuffle riuscì ad incontrare i favori del pubblico e le recensioni odierne sono figlie di un periodo nuovo e differente.