Una ricerca Nielsen Media Research citata da Blogma suggerisce un interrogativo particolare. Gli utenti che acquistano gli iPod Video, infatti, potrebbero essere attratti più dal posizionamento ‘cool’ del prodotto che non dalla sua reale utilità. La tesi trova riscontro nel fatto che appena il 2.2% dei file riprodotti sugli iPod Video sarebbe propriamente un filmato.
Il post di Margaret Kane raccoglie in seguito una serie di opinioni provenienti dalla blogosfera, riassumendo il fatto che visualizzare un video su un piccolo schermo potrebbe non rappresentare un’esperienza troppo utile o piacevole, determinando dunque il temporaneo insuccesso dell’applicazione. Se l’iPod continua a macinare numeri da capogiro, dunque, il merito potrebbe essere dell’immagine creata nel tempo attorno al prodotto e l’opzione video diviene un surplus che l’utente acquisisce senza valutarne a pieno la personale utilità marginale.
È possibile, a questo punto, che Microsoft abbia compiuto le stesse valutazioni nel momento in cui ha lanciato il proprio Zune: la possibilità dello scambio WiFi riflette alcune prospettive ancora inesplorate del mercato ed è probabilmente su questi aspetti che il gruppo fa affidamento per il futuro di un player che sul video ha fatto preponderante affidamento.
Ad oggi il mercato non ha ancora una scelta di fronte: l’iPod rimane il player unico nell’immaginario degli utenti e la comparsa in pubblico di Zune non sembra al momento aver scatenato eccessivi entusiasmi. Nè avrebbe dovuto scatenarli, per la verità: Bill Gates aveva profetizzato una maratona e non uno sprint, depennando egli stesso il player dalla lista dei fuochi d’artificio per il prossimo Natale.