Mimi Zou, designer neolaureata al Royal Collage of Art di Londra, ha realizzato un concept di fotocamera digitale, denominata Iris, che permette di scattare immagini utilizzando esclusivamente i movimenti degli occhi. La tecnologia di eye tracking alla base del dispositivo sfrutta un sistema di riconoscimento biometrico che esegue le comuni operazioni (messa a fuoco, scatto, zoom, ecc.) “leggendo” l’occhio dell’utente.
La parola Iris usata da Zou per il suo concept significa iride in italiano, ma può anche indicare il diaframma di una fotocamera. In questo caso però il prodotto somiglia a un obiettivo dalle dimensioni ridotte che può essere mantenuto con una sola mano. Prima di utilizzare la fotocamera è necessario registrare i propri dati biometrici, ovvero la “firma” dell’iride.
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Quando viene avvicinata all’occhio, la fotocamera è in grado di riconoscere l’utilizzatore e imposta automaticamente alcuni parametri, tra cui l’apertura, la sensibilità ISO e la risoluzione. Per effettuare lo zoom in e out sarà sufficiente chiudere e aprire le palpebre, mentre per scattare la foto basterà un doppio “blink”, cioè chiudere l’occhio due volte di seguito.
Dopo aver scattato una foto, la tecnologia biometrica consentirà di riconoscere l’iride del soggetto e taggare automaticamente la persona interessata. Ovviamente sarà necessario prima chiedere l’autorizzazione per memorizzare le loro informazioni biometriche. La fotocamera può anche registrare video, effettuare l’upload in tempo reale mediante una rete WiFi o conservare le immagini su una memory card SD, se non è disponibile una connessione a Internet.
Mimi Zou ha mostrato un prototipo funzionante al recente Show RCA 2012. Se il designer troverà i fondi necessari, la fotocamera potrebbe quindi diventare realtà.
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