La tecnologia delle self-driving car nasce con il preciso intento di migliorare la sicurezza sulle strade, puntando alla creazione di un modello di mobilità più affidabile, privo dei potenziali rischi legati alla fallibilità del controllo umano: niente più distrazioni al volante e tempi di reazione ridotti al minimo nelle situazioni di emergenza. C’è però chi intravede nella guida autonoma uno strumento offensivo, al pari di qualsiasi altro sistema bellico.
All’ombra della bandiera nera, nel califfato del Daesh, c’è chi progetta l’impiego di vetture in grado di muoversi senza conducente da impiegare in missione. L’informazione arriva da una fonte autorevole: Jamie Shea, vicesegretario generale della NATO, intervenuto a Londra. Le sue dichiarazioni sono state riportate sulle pagine della testata britannica Express. Si fa esplicito riferimento ad un programma finalizzato allo sviluppo di una tecnologia da equipaggiare su veicoli da inviare all’interno di aree affollate, carichi di esplosivo, per poi attivare la detonazione da remoto e provocare così il maggior numero possibile di vittime.
Uno scenario agghiacciante, che può essere definito come l’evoluzione dell’attacco kamikaze, in cui l’esigenza del sacrificio umano viene meno grazie alla tecnologia. Lo sviluppo sarebbe portato avanti in un centro destinato alla produzione di armamenti e localizzato nella città siriana di Raqqa, ritenuta la capitale dell’ISIS. Le parole di Shea sono dirette e dipingono una situazione preoccupante.
Al momento, ci stiamo concentrando in particolare su Raqqa, dove l’ISIS ha la sua fabbrica di bombe. Non è solo Google a produrre il veicolo autonomo, anche l’ISIS sta cercando di fare lo stesso.
Considerata una diffusione delle self-driving car che nei prossimi anni si farà sempre più capillare, sarà necessario intavolare una discussione anche in merito ai rischi legati ad un loro impiego di questo tipo. Come tutte le tecnologie, anche quella per la guida autonoma è di per sé neutra: si può immaginare di utilizzarla per compiere un passo in avanti nel percorso evolutivo del settore automotive oppure pensare di sfruttarla per causare morte e distruzione.