isoHunt: il P2P può contribuire al post-pirateria

isoHunt: il P2P può contribuire al post-pirateria

Gary Fung, creatore del famoso motore di ricerca torrent isoHunt, in una recente intervista concessa a Computer World ha spiegato che la tecnologia P2P potrà essere utile anche in futuro, quando la pirateria sarà debellata.

isoHunt è stato creato nel 2003, quando Fung aveva solo 19 anni. Da allora, il famoso tracker si è sviluppato a dismisura, subendo anche diverse ripercussioni legali da parte delle major. Il suo fondatore, tuttavia, spiega come il servizio non sia affatto differente da motori di ricerca quali Google che, nonostante fornisca materiale illegale, non subisce attacchi da parte dell’industria discografica.

Il P2P è diventato sinonimo di illegalità: si tratta di una concezione errata e fuorviante, perché il filesharing è un mezzo neutrale ed è il comportamento degli utenti che lo rende illecito. Per questo motivo, Fung vede la necessità di difendere il network, in particolare dagli attacchi delle grandi aziende di settore:

Pensiamo al caso di Jammie Thomas nel Minnesota, la donna che ha ricevuto una multa di 1,9 milioni di dollari per aver scaricato alcuni brani. Risulta abbastanza evidente che, se non combattessimo, l’industria riuscirebbe a stabilire un giudizio legale standard causando l’espansione di questi numeri. Non vedo davvero nessuna possibilità se non combatterli.

Il giovane ha, inoltre, ravvisato un controsenso nelle politiche delle organizzazioni a difesa del copyright: mentre l’industria si scaglia pubblicamente contro il P2P, le singole società volutamente immettono nei circuiti alcuni leak per mere ragioni di marketing. Fung sottolinea, di conseguenza, come questo comportamento dovrebbe tradursi in una nuova visione del filesharing, luogo in grado di fornire all’industria gli introiti necessari a sopravvivere. Casi come quelli di YouTube e Hulu sono evidenti dimostrazioni di come si possano guadagnare cifre ingenti grazie alla pubblicità, senza pesare sulle tasche degli utenti. Lo stesso sistema potrebbe essere sicuramente valido anche per il P2P

Proprio per i motivi sopra elencati, Fung ha lanciato il sito Hexagon.cc, portale che si propone di aiutare i detentori del copyright a promuovere liberamente la musica in rete, senza imporre costi agli user e guadagnando dall’advertising. A differenza di altri esperimenti simili, Hexagon sostiene fortemente la diffusione di contenuti common creative e privi di DRM: solo lasciando la libertà agli utenti, infatti, le major possono sperare di sfruttare il P2P come una risorsa utile.

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