Avi Mizrahi, 23 anni, israeliano: colpevole di aver attaccato con successo il sito del Mossad, i servizi segreti israeliani, viene poi scagionato con tanto di elogio da parte del giudice Abraham Tennenbaum.
Tutto è iniziato nel Novembre 2003 quando il ragazzo, colto dai sospetti che il sito ospitante il servizio di reclutamento del Mossad non fosse troppo sicuro, ha tentato di forzare il sistema. Esperimento riuscito. Immediatamente il ragazzo si è trovato di fronte ad un giudice ed ora, a distanza di sei mesi, arriva una sorprendente assoluzione.
Nel procedimento legale ha avuto forte peso l’aspetto delle motivazioni: il ragazzo non è stato riconosciuto quale hacker esperto ma come semplice “smanettone”, e la sua azione è stata qualificata come degna di encomio per il servizio prestato alla comunità.
Il sito del Mossad, a causa della sua funzione strategica, sarebbe quotidianamente vittima di numerosi attacchi. Nessuna ammissione di colpa giunge dalla direzione tecnica del sito, ma sicuramente l’azione del ragazzo (a prescindere dalle intenzioni, comunque riconosciute in buona fede) sarà utile a rattoppare qualche errore di troppo.