ISTAT ha presentato il nuovo rapporto “Noi Italia” da cui è possibile ottenere un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del Paese Italia, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano.
Internet, l’Italia e l’Europa
Dallo studio, emergerebbe come la digitalizzazione dell’Italia, nonostante grandi passi in avanti negli ultimi anni, sia ancora fortemente in ritardo rispetto ai partner europei.
In Italia il 54,8% della popolazione di 6 anni e più utilizza Internet, ma solo il 33,5% lo fa quotidianamente. Le nuove generazioni utilizzano maggiormente Internet: quasi 9 giovani su 10 tra i 15 e i 24 anni si connettono ad Internet, più della metà lo fa tutti i giorni. Dal 2001 al 2013 si registra un aumento consistente nella quota di utenti di Internet di oltre 27%, mentre il numero di utenti che utilizza quotidianamente Internet quasi si quintuplica (dal 7,1% del 2001 al 33,5 % del 2013). Numeri che purtroppo risultano inconfrontabili con gli altri Paesi membri. La quota di persone di 16-74 anni che si è connessa almeno una volta a settimana negli ultimi 3 mesi precedenti l’intervista si attesta al 53 per cento, a fronte di un valore medio per i Paesi dell’UE pari al 70%. La posizione nazionale è simile a quella di Bulgaria, Grecia (50%) e Portogallo (56%), mentre Svezia, Paesi Bassi e Lussemburgo registrano valori uguali o superiori al 90%.
Focalizzando l’attenzione sul territorio italiano, emerge chiaramente come si navighi di più nel Nord Italia rispetto al resto del Paese. Al primo posto si colloca la provincia autonoma di Bolzano, seguita dalla regione Valle d’Aosta e dal Veneto. Nord Italia che appare avvantaggiato anche per la presenza di infrastrutture maggiormente sviluppate.
Banda Larga, l’Italia e l’Europa
Lo studio dell’ISTAT evidenzia un grave ritardo dell’Italia anche nel settore della banda larga. In Italia il 59,7% delle famiglie accede alla rete da casa utilizzando una connessione a banda larga. Dal 2006 al 2013 aumenta considerevolmente la quota di famiglie che dispongono di una connessione veloce per accedere a Internet da casa (dal 14,4% del 2006 al 59,7% del 2013). Numeri che potrebbero essere letti positivamente se non confrontati con quelli dei Paesi europei dove la situazione è ben diversa. La quota di famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 74 anni che possiede un accesso ad Internet da casa mediante banda larga è pari al 55% contro il 73% della media europea. Dopo l’Italia troviamo solo Bulgaria, Grecia e Romania (intorno al 50%), mentre Svezia, Regno Unito, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi e Germania registrano un tasso di penetrazione che supera l’81%.
Focalizzando l’attenzione sulla diffusione della banda larga nelle regioni italiane, l’ISTAT nella sua ricerca evidenzia come anche in questo caso sia il nord del Paese a prevalere. Nelle regioni del Centro-Nord il 62,4 per cento delle famiglie dispone di una connessione veloce; in particolare, le più munite sono nella provincia autonoma di Bolzano (68,2 per cento), nel Veneto (65,6 per cento), nell’Emilia-Romagna (64,2 per cento) e in Lombardia (64,0 per cento).
Le imprese italiane e la banda larga
Dati parzialmente più positivi arrivano dalla diffusione dell’uso della banda larga nelle imprese italiane. La quota di imprese che si connette tramite la banda larga fissa a Internet è elevata e pari in Italia al 91,6% delle imprese con almeno 10 addetti (anno 2012). L’Italia, pur non trovandosi ai primissimi posti se confrontata con il livello di penetrazione della banda larga delle imprese degli Stati Membri si trova comunque sopra la media europea. Da qualche anno sembra aumentare anche l’importanza dell’adozione di banda larga mobile da parte delle imprese che, se aggiunta alle connessioni fisse, consente all’indicatore di crescere nel 2012 fino a circa il 94% per l’Italia e al 92% a livello di Unione Europea.
Analizzando nei dettagli la diffusione della banda larga nelle imprese sul territorio italiano, l’ISTAT evidenzia una situazione più fluida rispetto alle statistiche d’utilizzo delle linee casalinghe. Anche nel 2012 la provincia autonoma di Bolzano si attesta all’apice della classifica con circa il 96% di imprese che adottano connessioni in banda larga fissa. Tuttavia a fronte di alcuni importanti miglioramenti nella quota dell’indicatore in alcune regioni del Mezzogiorno (Calabria, Basilicata, Puglia) si riduce ancora il distacco tra Mezzogiorno e Centro-Nord da quasi il 29% nel 2003 al 6,5% nel 2011 fino a circa il 2% del 2012.