Proseguono i test del sistema di allarme pubblico IT-alert. Ad essere interessato nelle prove tecniche di oggi, giovedì 3 ottobre, è stato il Piemonte. Il messaggio di prova ha riguardato in particolare i cittadini, residenti o di passaggio, che al momento della prova si sono trovati in alcuni comuni della provincia di Torino.
Gli utenti si sono visti recapitare sui propri smartphone un avviso di allerta (ovviamente fittizio) riguardante un ipotetico crollo della Diga di Rochemolles. In questo modo i tecnici hanno potuto testare l’efficacia del sistema di allerta generale gestito dal Dipartimento della Protezione Civile e correggere eventuali problemi.
I comuni piemontesi interessati dalla prova di IT-alert del 3 ottobre
I test sono in corso da mesi e hanno via via interessato tutte le regioni italiane. Nella prova di oggi sono stati coinvolti i comuni piemontesi di Alpignano, Avigliana, Bardonecchia, Borgone Susa, Bruzolo, Bussoleno, Buttigliera Alta, Caprie, Caselette, Chianocco, Chiomonte, Chiusa Di San Michele, Condove, Exilles, Giaglione, Gravere, Oulx, Rivoli, Rosta, Salbertrand, San Didero, San Giorio Di Susa, Sant’Ambrogio Di Torino, Sant’Antonino Di Susa, Susa, Vaie, Villar Dora e Villar Focchiardo.
Come già visto in passato, il messaggio è arrivato sugli smartphone accessi e connessi alla rete mobile di tutti coloro che erano fisicamente presentinelle zone interessate, quindi anche di coloro che si trovavano a passare in uno dei territori oggetto della sperimentazione.
Di seguito ecco il testo del messaggio inviato sui dispositivi mobili degli utenti:
TEST TEST Messaggio di prova IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE del collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST
Le prossime regioni coinvolte nei test fino al 7 ottobre
Le prove di IT-alert continueranno anche nei prossimi giorni fino al 7 ottobre. Dopo il Piemonte, le verifiche tecniche riguarderanno la Basilicata, la Calabria, l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, la Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Trento.