Il tablet con la mela è una chimera che aleggia attorno a Cupertino ormai da anni. Il device definitivo, quello che fonde in una unica dimensione il desktop ed il mobile, il compromesso perfetto che deve insinuarsi al centro di tutta la parte restante dell’offerta informatica. Un po’ Kindle e un po’ netbook, un po’ iPhone e un po’ desktop: l’iTablet sembra compiere il solito percorso dei grandi annunci Apple e, dopo i primi consistenti rumor dei mesi scorsi, ora un passo avanti ulteriore: c’è già chi lo avrebbe provato.
Il nome non è dato a sapersi. Si sa però che è un analista veterano, qualcuno del cui giudizio, insomma, c’è da fidarsi. Lavora per Barron’s, ma non svela la propria identità e ciò aiuta la sua opera di proselitismo mascherato. Apple avrebbe affidato al suo giudizio una prima prova. Sebbene non emergano dati specifici relativi all’hardware (evidentemente per preciso embargo Apple), l’analista avrebbe confidato una gradevole esperienza d’uso, lasciando trapelare la sensazione di qualcosa di radicalmente nuovo per la fruizione in mobilità.
Il mercato è logicamente in attesa. Apple, infatti, riesce spesso a posizionare i propri prodotti incidendo radicalmente sull’offerta rivale. L’ipotetico iTablet, quindi, potrebbe deviare il percorso di Kindle e, al contempo, avrebbe già fermato lo sviluppo dei Netbook: prima di vederne sul mercato una nuova generazione, infatti, è possibile che i produttori attendano di capire quale possa essere la virata imposta da Cupertino. Del tablet, però, ad oggi non si sa nulla e l’analista lascia una sola confidenza al mercato: il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 700/800 dollari, l’annuncio dovrebbe avvenire durante il mese di Settembre e la vendita potrebbe iniziare due mesi più tardi (cogliendo pertanto al volo una golosa stagione natalizia).
Quel che Microsoft non è riuscita ad imporre ai tempi dell’UMPC (progetto Origami) potrebbe tornare ora d’attualità facendo leva su di una mela di grande ispirazione. Il tablet potrebbe legarsi a doppio filo con il ritorno al lavoro di Steve Jobs e magari la concomitanza dei rumor e delle prime foto di Jobs nel campus Apple potrebbe essere, se non significativa, almeno un segno del destino.
Il mercato ha bisogno di tornare a sognare. Mentre l’iPod perde la propria inerzia, Apple potrebbe avere in mano una nuova carta da giocare per cavalcare un’economia desiderosa di rilancio. E l’iTablet potrebbe ripartire proprio da dove l’iPod si è fermato: il devide potrebbe essere incentrato sull’esperienza di intrattenimento, con non eccelse capacità di computing, ma con grandi qualità in quanto a fruizione audio/video.