Anche in Italia si fa largo luso delle tecnologie
digitali. Negli ultimi due anni il numero di utenti Internet ha subito un
vero e proprio boom, a discapito delle tirature dei quotidiani. Nonostante
questo, il divario tra il nostro paese e il resto del mondo industrializzato
rimane ancora notevole, così come il gap tra le aree più evolute e quelle più
arretrate dItalia. E tra i minori di 18 anni, è ancora la televisione,
non la Rete, a farla da padrona. È quanto emerge da una serie di ricerche rese
note in questi giorni.
La prima, è stata condotta dallI-Lab dellUniversità Bocconi di Milano nel periodo
maggio-giugno 2001. Secondo lindagine, nonostante lincremento nellutilizzo
di Internet (+317% rispetto al 1999), lItalia resta al penultimo posto
tra i paesi industrializzati per diffusione delle nuove tecnologie. Peggio di
noi fa solo la Spagna, mentre la Francia è attestata grossomodo ai nostri
livelli. A spingere lhi-tech sembrano essere più che altro i telefoni
cellulari.
Internet si fa comunque strada: i navigatori con
più di 14 anni sono oltre 12 milioni, il 46% dei quali si collega ad
Internet almeno una volta a settimana. Il 69% si collega abitualmente da casa,
il 42% dal lavoro. Per le comunicazioni extraurbane, il 14,5% degli
intervistati sostiene di preferire la posta elettronica al telefono. Ma questi
dati non sono omogenei a livello nazionale: se nel nord-ovest le nuove
tecnologie hanno fatto breccia, il sud rimane ancora indietro.
Unaltra nota dolente è costituita dalla mancanza di una
vasta rete a banda larga, il che, unito ad una certa diffidenza, decreta la mancata
affermazione delle-commerce: appena il 12% del campione fa acquisti
online. Si fa inoltre sentire la scarsa conoscenza dellinglese: l80% dei siti
visitati quotidianamente è in lingua italiana.
Unaltra ricerca, questa realizzata da Rai, Sipra e Starcom Mediavest, analizza la Rete come
medium sostitutivo: della crescente diffusione di Internet non sembrano
soffrire né la tv (+4% in due anni), né la radio (+10%), né il cinema (+11%),
quanto piuttosto i quotidiani, le cui tirature sono calate del 22% dal
1999. La Rete sembrerebbe dunque soddisfare il bisogno di notizie della gente;
questo è vero, probabilmente, per lutenza adulta, ma non per i ragazzi in età scolare.
Fa luce su questo aspetto lultima ricerca, condotta dallistituto
Tolomeo su un campione di 1296 studenti delle scuole superiori: secondo i dati
raccolti, luso di Internet a scopo informativo tra i ragazzi risulta del tutto
marginale. A dominare è ancora lei, la televisione, con l80% degli
intervistati che dichiara di guardare almeno un tg al giorno. A leggere un
quotidiano è appena il 12% del campione