L’Italia spende poco nel settore della sicurezza informatica, e secondo i dati di una ricerca della AITech-Assinform, il nostro paese investe solo il 3% dei guadagni del settore dell’IT contro la media internazionale del 11%.
Sebbene il mercato dell’hardware cresca si è notato un certo rallentamento sopratutto nella vendita di router, firewall e sistemi di sicurezza vari.
Si vendono meno anche software antivirus sia in abito aziendale che in ambito casalingo.
La ricerca evidenzia questo problema spiegando come in Italia in concetto di sicurezza non sia visto come “investimento” ma come “costo”.
Questo concetto è culturalmente sbagliato, la sicurezza non può essere vista solo come un costo, la sicurezza è necessaria per la protezione delle reti e come tale deve essere assolutamente vista come investimento per il futuro.
E’ necessario quindi una forte opera di sensibilizzazione verso non solo le aziende ma anche verso gli utenti per far comprendere come la sicurezza sia una priorità.
E se vogliamo fare una prova, questa mancanza di cultura informatica la possiamo verificare ogni giorno negli uffici e nelle piccole aziende.
Quante volte troviamo wireless aperte in reti dove circolano dati sensibili?
Quante volte troviamo uffici i cui pc non sono nemmeno dotati di antivirus?
La sicurezza informatica è una priorità e come tale deve essere affrontata con decisione!