L’oggetto della email è tutto un programma: “Convocazione presso Tribunale Regionale Giudiziario”. Gli utenti di Italia-programmi.net alle prese con le ingiunzioni di pagamento della società si trovano in questi giorni nelle loro caselle un genere nuovo di mail, meno minaccioso, che sembra scritto dall’Azzeccagarbugli.
La strategia della società con sede alle Seichelles, protagonista di un comportamento commerciale quanto meno discutibile – e già multato dall’Antitrust – è cambiata e per raggranellare più soldi possibile da utenti che avrebbero tutto il diritto di chiedere i danni si è inventata una email che qui riproduciamo:
Da: Italia-Programmi Service
A:…Inviato:…
Oggetto: Convocazione presso Tribunale Regionale Giudiziario
Italia-Programmi.net
Gentile Signor…ci dispiace comunicarla che, a oggi, non abbiamo percepito il pagamento della nostra fattura nr. *******, e non avendo preso in considerazione le nostre comunicazione di solleciti tramite e-mails, lettere e anche da parte del nostro ufficio recupero crediti,siamo costretti:
– a fissare un’udienza presso Giudice tributario tramite nostro avvocato.– spese a carico Vostro per le ingiunzioni tributarie.
Le comunichiamo che, se entro il giorno 11/03/2012 non provvederà a effettuare il pagamento di 122,90 Euro per la Vostra iscrizione al nostro sito fatto senza dubbio da lei come dimostrato nelle precedenti comunicazione, Le faremo fissare dal nostro avvocato la data di udienza presso il Tribunale Regionale Giudiziario. (…)
Per precauzione, al momento della registrazione, vi è stato trasmesso e salvato l’indirizzo IP. Questo appare come: *********************. In caso di indagini penali è possibile risalire dall’indirizzo IP per identificare il computer, per vedere il tempo di applicazioni che è stato utilizzato, tramite le autorità competenti. Poiché i dati di connessione devono essere conservati almeno 6 mesi in base al diritto attuale, l’indagine penale è promettente.Per effetuare il pagamento Le preghiamo di utilizzare le seguenti coordinate bancarie tramite bonifico SEPA o bonifico internazionale europeo:…”
Questa email è un vero manuale per riconoscere una truffa. Innanzitutto, la sgrammaticatura, che sembra originata da un testo in un’altra lingua (la società Estesa è condotta, pare, da un tedesco e opera tra Cipro e altri paesi) tradotta online senza particolare cura. Poi, alcuni errori tecnici pacchiani: in Italia non esistono i Tribunali Regionali Giudiziari, è una pura invenzione. Esistono, altresì, i TAR (amministrativi regionali) che non si occupano di queste questioni. L’inserimento di termini in “legalese” sono un chiaro tentativo di spaventare l’utente, ma non siamo più ai tempi dei poveri Renzo e Lucia.
Un altro elemento importante è la citazione dell’indirizzo IP: un errore grossolano, perché l’IP non corrisponde necessariamente all’utente ma solo a un computer e in caso di utenti minorenni il vero titolare avrebbe tutto il diritto di rescindere il contratto. I tempi descritti, inoltre (sei mesi) per la conservazione dei dati sembrano suggerire che coloro che hanno utilizzato Italia-programmi.net più di sei mesi fa allora non hanno nulla di cui preoccuparsi. Ma le email arrivano a tutti quelli che non hanno ancora pagato.
Questa strategia è insomma differente, ma resta nel solco di questa brutta vicenda che sembra ancora lontana da una conclusione. Ribadiamo il suggerimento dato in articoli precedenti: non pagate, per nessuna ragione. La legge, nei tempi delle truffe internazionali quindi non brevi, alla fine verrà applicata. Sono molti i ricorsi che contestano il comportamento di Italia-programmi.net, e sono molto più “promettenti”.