«La piattaforma tecnologica non ha funzionato. La perdita di due anni non è imputabile a noi, ma a chi in maniera folle ha destinato i soldi per un portale per il turismo a chi di questo settore non ne sapeva nulla. I fondi andavano dati subito alle Regioni, risparmiando tempo e denaro. Per fortuna sono rimasti un po’ di soldi, che permetteranno di fare gli interventi tecnologici necessari per riavviare Italia.it». Così Enrico Paolini introduce la nuova vita di Italia.it prendendosi sulle spalle il portale e le proprie responsabilità in qualità di vicepresidente dell’Enit.
L’occasione è quella di una intervista che Paolini ha concesso ad AltroConsumo, intervista nella quale vengono confermate le cifre precedentemente scaturite dalle indagini di Scandalo Italiano: «Nicolais entro un mese erogherà 21 milioni di euro alle regioni per fare i contenuti del portale, e che tolti quelli i soldi “residui” per italia.it sono dai 7 ai 9 milioni di euro».
La prima parte dell’esborso è nei 21 milioni reclamati ad alta voce dalle regioni dopo che il progetto Italia.it ha vissuto il recente stop dovuto all’inefficienza della prima versione del portale: «Saranno messi a disposizione delle Regioni e questa sarà la base per riprendere il lavoro sul portale. Il ministro dell’Innovazione tecnologica Luigi Nicolais, in un recente incontro che abbiamo avuto sul destino del portale telematico, ha assicurato che il trasferimento dei fondi avverrà in tempi brevi […] le Regioni hanno utilizzato i fondi per appaltare i lavori per la piattaforma tecnica di avviamento del portale. Dunque, i soldi sono stati spesi per il “popolamento” dei contenuti del portale, con regolare gara d’appalto».
I restanti 9 milioni andranno invece all’ENIT per fare in modo che Italia.it possa ripartire come nulla fosse, correggendo i problemi degli esordi e permettendo ai contenuti provenienti dalle regioni di trovare giusto allocamento su un sito all’altezza dell’importante compito attribuito: «Non dimentichiamoci che l’Enit è un’Agenzia professionalmente deputata a occuparsi di turismo e che ha tutti i numeri per riuscire a dare seguito a questo progetto. Il ministro tra le altre cose ha assicurato che il Dipartimento ministeriale chiederà formalmente all’Enit di prendere in carico la redazione del portale, impegnandosi in questo modo a trasferire nella competenza dell’Agenzia 9 milioni di euro ancora nella disponibilità del ministero, che serviranno a riavviare il portale».
AltroConsumo, infine, chiede a Paolini se sarà ancora IBM a gestire il sito, ma su questo punto l’ENIT al momento nicchia: una volta stanziati i fondi si ripartirà cercando di capire se basarsi su un completo tabula rasa o se salvare qualcosa dalla gestione precedente. «Lo sviluppo tecnologico, comunque, dovrà essere affidato a chi ne avrà le capacità […] Formalizzato l’affidamento, penso che in circa sei mesi l’Enit e le Regioni potranno procedere con le gare d’appalto e individuare i contenuti da inserire nel portale».