Silvio Berlusconi e Michela Vittoria Brambilla: il Presidente del Consiglio ed il nuovo Ministro per il Turismo erano indicati per un appuntamento con la stampa e l’occasione era golosa: la presentazione dei nuovi programmi del Governo per il turismo nazionale, ivi compresa l’ufficializzazione del famigerato nuovo logo dell’Italia. Quando in mattinata sono saltati i primi appuntamenti del Premier a causa di un improvviso torcicollo, però, la conferenza sembrava dover andare a monte. «Meno male che il cortisone c’è» ha scherzato Berlusconi, ed è così che l’incontro è avvenuto e la vicenda del discusso logo “Magic Italy” ha trovato nuova e più completa spiegazione.
Ma la conferenza ha riservato qualcosa di ancor più prezioso per quanti hanno seguito le vicende del turismo italiano fin dalle prime idee di Stanca, fin dai filmati maccheronici di Rutelli e fin dai primi fallimenti del famigerato portale Italia.it.
Il preambolo è quello consueto: l’Italia deve tornare ad investire sul turismo, l’Italia ha un capitale artistico unico e rappresentante ben il 50% di tutti i beni catalogati al mondo, l’Italia ha perduto smalto e deve tornare a promuovere sé stessa all’estero. Trattasi ormai di dogmi consolidati, ma trattasi di un percorso obbligato per giungere a spiegare il “come” si intendono raggiungere specifici obiettivi (nel concreto si punta ad un raddoppio della frazione di PIL derivante dal turismo entro una sola legislatura).
Berlusconi spiega anzitutto che “Magic Italy” dovrebbe ricordare “Made in Italy”. Sarebbe stato a tal proposito anche girato una pubblicità alla quale avrebbe partecipato il Premier stesso, ma il tutto sarebbe poi stato accantonato per motivi di opportunità. A “Magic Italia” si affianca peraltro anche “Magnifica Italia”, un filmato che è stato preparato per i leader del G8 (poi G20) che presto si incontreranno proprio sul nostro territorio.
Ed è proprio da Silvio Berlusconi che giunge il momento “clou” della conferenza. Dopo aver elencato i “7 percorsi” su cui il Governo intende muovere la promozione per l’Abruzzo, infatti, il Premier ha spiegato: «Anche al G8 a L’Aquila abbiamo preparato uno spazio espositivo per dei filmati splendidi che racconteranno questi 7 itinerari… che tra l’altro metteremo anche sul sito www.italia.it immediatamente, a partire dalla prima settimana di Luglio». Nessun cenno di diniego dal Ministro, dunque in poche parole Berlusconi ha delineato un quadro completamente nuovo della situazione. Primo: Italia.it c’è, è quasi pronto, e se sarà online dalla prima settimana di Luglio ormai è soltanto questione di giorni (ma l’url è ancora irraggiungibile). Secondo: Italia.it vive e non sarà Italia.info, come precedentemente indicato invece dalla Brambilla al momento della presentazione delle operazioni congiunte con Spagna e Francia. Terzo: il portale sarà immediatamente dotato di contenuti, poiché non è comunque logicamente pensabile un sito basato soltanto su 7 filmati concentrati peraltro su una sola zona e su di un solo progetto.
Improvvisamente, dunque, cambia tutto. Il portale torna ad essere annunciato, sia pur se a metà conferenza, senza accento alcuno, senza rilievo, affogato in una lunga presentazione basata totalmente su strumenti da old media. Ma le parole non lasciano spazio ad interpretazione: Italia.it sta per tornare. E nei minuti successivi è proprio il Ministro del Turismo a confermare la cosa, sia pur se con tempistiche leggermente differenti.
Quando il microfono passa alla Brambilla, il primo cenno è immediatamente per il nuovo logo, giunto come primo passo per l’inizio di un lavoro di ridefinizione dell’immagine dell’Italia nel turismo. «Per la sua ideazione ci siamo orientati su due concetti forti: l’eccellenza del Made in Italy, arte, moda e design, e l’essenza del Made in Italy, natura, sapori, bellezza […] quindi abbiamo scelto ordine e rigore, unito però alla leggerezza e alla musicalità del nostro paese, a quella morbidezza e sinuosità che rendono duplice e di difficile sintesi, ma anche unico, lo stile di vita italiano. Quindi una simbologia che unisce la scelta di una scritta rigida e impostata allo svolazzo fregio di un nastro onda con i colori italici che pur essendo lontani dal voler riprodurre pedissequamente la bandiera italiana, ad essa ovviamente intende riferirsi». E continua: «Il carattere scelto è il Bodoni, che come sapete è un carattere molto classico», il tutto mostrando la resa del logo con vari sfondi ed in differenti situazioni.
Il ministro chiarisce quindi una situazione che le anticipazioni televisive dei giorni scorsi avevano confuso oltremodo. “Italia” sarà il marchio utile internamente; “Italy” sarà il marchio utile per la promozione all’estero; “Magic Italy” sarà utilizzato negli spot che porteranno le migliori immagini del nostro paese nel mondo, ma sarà anche il nome di una rivista bimestrale avente medesimo scopo.
Infine l’attesa conferma, ancora una volta facendo riferimento ai sette filmati dedicati all’Abruzzo: «A metà di Luglio Italia.it andrà online in una prima versione promozionale. Il sito definitivo entrerà successivamente, ma queste 7 vie dell’Abruzzo saranno online già in quel momento». Non la prima settimana del mese, dunque, ma poco più in là.
La conferenza si è successivamente sviluppata mostrando i vari filmati prodotti, elencando i testimonial, chiudendo con uno spettacolare ennesimo video basato su tutte quelle che sono le meraviglie presenti nella nostra penisola.
Ma ora comincia la nuova grande attesa: Italia.it sta per tornare.