Un’opera completamente realizzata seguendo le tracce della trasformazione degli italiani dopo Internet. Un po’ documentario e un po’ opera collettiva, senza filtri. “Italiani 2.0” è stato proiettato ieri sera al Social Media Week a Roma e rappresenta un affresco interessante dell’Italia sotto il cielo del Web.
Idea di Ninjalab portata avanti da Luca Leoni e il regista Lino Palena, “Italiani 2.0” è il frutto di 105 interviste e quasi cinquemila chilometri percorsi in lungo e in largo nella penisola.
Un film autoprodotto dagli internauti, visto e commentato dagli autori prendendone semplicemente atto, e proposto come specchio autentico delle relazioni tra gli italiani e la tecnologia.
Nel film ci sono alcuni personaggi famosi, come Linus, Paola Maugeri, Oliviero Toscani, ma protagoniste sono le storie di chi crede nel Web, come forma di espressione oppure come business.
La particolarità del documentario (visibile su YouTube, diviso in due parti) però, è soprattutto il fatto che ha poco di celebrativo, non ci sono soltanto storie positive, ma anche tensioni, contraddizioni, limiti, dovuti a questo cambiamento “antropologico” del Belpaese.
Il materiale è commentato sul sito di Etnografia Digitale. Così scrive Giovanni Boccia Artieri, docente di Sociologia dei new media all’Università degli Studi di Urbino:
“Oggi con l’introduzione accanto ai mass media di nuove occasioni di comunicazione e connessione personale di massa (blog, siti di social network, ecc.) attraverso la Rete, assistiamo a un cambiamento qualitativo e quantitativo: cambia l’esperienza e la consapevolezza degli individui di essere potenzialmente soggetto di una conversazione invece di essere unicamente oggetto di questa (come pubblico, cittadino, consumatore) e cambia la possibilità per gli individui di comunicare in modo semplice e personalizzato con un pubblico ampio e connesso.”