Italiani, navigatori senza banda larga

Cresce la percentuale in Italia delle famiglie che possiedono PC, Internet e banda larga ma il paese è ancora indietro rispetto al resto d'Europa.
Italiani, navigatori senza banda larga
Cresce la percentuale in Italia delle famiglie che possiedono PC, Internet e banda larga ma il paese è ancora indietro rispetto al resto d'Europa.

Le famiglie italiane sono sempre più tecnologiche ed è cresciuta ulteriormente, nel corso del 2011, la percentuale di coloro con a disposizione un PC a casa con accesso a Internet e una connessione a banda larga, ma al contempo l’Italia è ancora il fanalino di coda d’Europa e si posiziona solo al 22esimo posto, equivalente alla situazione della Lituania.

Secondo il rapporto ISTAT “Cittadini e nuove tecnologie”, se è vero che viene evidenziato qualche passo in avanti dell’Italia per quanto riguarda la diffusione di computer, Internet e banda larga, dall’altra parte si parla ancora di un Paese parecchio indietro rispetto al resto d’Europa. Infatti, a fronte di una media europea pari al 73%, l’Italia ha un valore del 62%, pari appunto a quello della Lituania, e anche rispetto ad altri paesi dell’Unione Europea si dovranno fare ancora molti passi avanti: la Spagna, ad esempio, ha registrato un incremento del 5%, mentre l’Italia è cresciuta del 3%.

Tra il 2010 e il 2012 il divario tecnologico si è comunque assottigliato ed è cresciuto il numero delle famiglie con in possesso un personal computer (dal 57,6% al 58,8%), l’accesso a Internet (dal 52,4% al 54,5%) e una connessione a banda larga (dal 43,4% al 45,8%). I più tecnologici sono quei nuclei familiari con almeno un minorenne (84,4% possiede un PC, il 78,9% ha accesso a Internet e il 68% utilizza una connessione a banda larga), segno di come i giovani siano maggiormente attratti dalle nuove tecnologie e dalle possibilità offerte dal Web. Infatti, all’estremo opposto si trovano le famiglie composte da sole persone di 65 anni e più, non interessati alla Rete e ai computer. Tra tutte le famiglie, quelle più tecnologiche sono quelle in cui il capofamiglia è un dirigente, un imprenditore o un libero professionista.

Diversi i motivi che tengono molte famiglie italiane ancora lontane da PC e Internet. Come si legge nel rapporto ISTAT: «il 41,7 per cento delle famiglie dichiara di non possedere l’accesso a Internet perché non ha le competenze per utilizzarlo; il 26,7 per cento considera Internet inutile e non interessante, il 12,7 per cento non ha accesso a Internet da casa perché accede da un altro luogo, l’8,5 per cento perché considera costosi gli strumenti necessari per connettersi e il 9,2 per cento perché ritiene eccessivo il costo del collegamento».

Ma per cosa si utilizzano personal computer e Internet oggi in Italia? Nel 2011, quasi un utente su due ha frequentato i social media, con Facebook e Twitter che spopolano soprattutto tra i giovani. Si usa la Rete poi soprattutto per inviare e ricevere email (80,7%), per cercare informazioni (68,2%), per leggere notizie e riviste online, soprattutto su Wikipedia (53,8%).

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