Spaghetti, mandolino, pizza, mafia, maccheroni. E videogiochi. Il quadro che Nintendo restituisce dell’Italia è quello di un paese che con i videogames ha trovato un feeling del tutto particolare, con il settore in forte ascesa e la Campania a guidare la classifica delle regioni più appassionate. Secondo Andrea Persegati, della Nintendo Italia, il nostro paese si è avvantaggiato soprattutto di proposte come quelle Nintendo, con Wii e Nintendo DS in grado di coinvolgere nel mondo del gioco anche utenti fino ad ora distanti da ogni altro tipo di console.
Spiega Il Messaggero, riprendendo i dati comunicati dall’azienda: «la regione con più giocatori in assoluto è la Campania, con il 56%, seguono l’Emilia Romagna col 52% e a pari merito Marche e Umbria, ciascuna con il 46%. Il dato della Lombardia, col 44% (corrispondente a quasi 4 milioni di persone), supera di un punto la media nazionale ed è superiore di ben 13 punti a quello della Sardegna (31%), che è la regione italiana con il numero più basso di videogiocatori. La regione con Milano è comunque la seconda del Nord Italia per numero di videogiocatori e precede, di un punto percentuale, Piemonte e Valle d’Aosta, Veneto, Friuli e Trentino Alto Adige col 43%, e, di due punti, la Liguria (42)».
I dati della ricerca sono scaturiti da una specifica ricerca ISFE-Nielsen (Interactive Software Federation of Europe) ed il report per la stampa è così completato dall’agenzia AGI: «il 55% dei giocatori europei (su un campione di 4.000 intervistati) ritiene che il videogame stimoli l’intelletto e la creatività ben più di film e televisione, e il 47% che “faccia pensare”. La metà (48%) dedica al gioco almeno un’ora la settimana fino a un massimo di cinque, un terzo da sei a 10 ore. La rimanente parte del campione dedica al videogioco più di 11 ore la settimana. In Italia i giocatori attivi sono il 17% della popolazione tra sei e 75 anni (circa 8,5 milioni). Le donne sono poco più di un terzo (36%)».