La decisione è stata presa: Apple abbasserà il prezzo della musica priva di Digital Right Management parificando di fatto il costo di una canzone senza DRM al costo di una con il DRM: 0.99 dollari/euro. Il prezzo della musica senza DRM, dunque, cala del 30% a poco tempo dall’avvio del progetto: se non fosse che anche per l’iPhone è successo qualcosa di simile, ci sarebbe probabilmente da stupirsi.
La decisione Apple giunge sotto l’effetto della pressione che altri nomi (Amazon in primis) hanno portato su iTunes partendo proprio dalla musica senza DRM. iTunes aveva avanzato la propria offerta aumentando il prezzo dei brani a 1.29 dollari l’uno ma, dal momento in cui varie tracce erano disponibili a meno di 90 centesimi sui music store rivali, lo store Apple non poteva più reggere la sfida per troppo tempo. Prima che la situazione si rendesse pericolosa, dunque, Steve Jobs ha annunciato lo sconto.
I grandi cambiamenti, gli esperimenti ed i tanti protagonisti sulla scena ben evidenziano lo stato di un settore che sta vivendo un momento epocale di cambiamento. La musica digitale, per come si è sviluppata sul duopolio iPod/iTunes, sta cambiando forma e l’allontanamento del Digital Right Management è la vittoria di quanti da tempo vedono in tale tecnologia un inutile orpello privo di utilità reale che non fosse quella della creazione di pericolosi e dannosi “walled garden”.
La conferma è giunta sulle pagine del Wall Street Journal. Steve Jobs, felicitandosi per il successo della distribuzione dei file senza DRM, ha illustrato il progetto ed ora i listini potrebbero essere cambiati fin dalle prossime ore.